Benedetto XVI annuncia la creazione di 24 cardinali nel concistoro del 20 novembre
Benedetto XVI ha annunciato stamani, all’udienza generale, la convocazione di un Concistoro,
per il prossimo 20 novembre, nel quale creerà 24 cardinali, di cui 20 elettori. I
nuovi porporati provengono da quattro continenti: 15 gli europei, di cui 10 italiani.
Quattro gli africani, 4 gli americani, uno asiatico. Con il nuovo Concistoro, i porporati
saranno complessivamente 203, di cui 121 elettori. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Un annuncio
gioioso per la Chiesa. Benedetto XVI, in un clima festoso, ha annunciato all’udienza
generale la prossima creazione di 24 nuovi porporati. Ed ha innanzitutto sottolineato
l’importanza dei cardinali nella vita della Chiesa ed in particolare per il Pontefice:
“I
Cardinali hanno il compito di aiutare il Successore dell’Apostolo Pietro nell’adempimento
della sua missione di principio e fondamento perpetuo e visibile dell’unità della
fede e della comunione nella Chiesa”.
Al prossimo concistoro, il
terzo del Pontificato di Benedetto XVI, riceveranno dunque la berretta cardinalizia
mons. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi; mons. Mauro
Piacenza, prefetto della Congregazione per il Clero; mons. Gianfranco Ravasi, presidente
del Pontificio Consiglio della Cultura; mons. Fortunato Baldelli, Penitenziere maggiore;
mons. Velasio De Paolis, presidente della Prefettura degli Affari Economici della
Santa Sede. Sempre tra gli ecclesiastici di Curia, saranno creati cardinali l’arcivescovo
statunitense Raymond Leo Burke, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica;
il presule svizzero Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione
dell’Unità dei Cristiani; mons. Robert Sarah, della Guinea Conakry, presidente di
Cor Unum. Ancora, riceveranno la porpora mons. Paolo Sardi, vice Camerlengo di Santa
Romana Chiesa e pro-patrono dell’Ordine di Malta, e mons. Francesco Monterisi, arciprete
della Basilica papale di San Paolo fuori le Mura.
Tra i vescovi a capo
di diocesi, saranno creati cardinali mons. Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo; mons.
Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera e Frisinga, mons. Kazimierz Nycz,
arcivescovo di Varsavia. E ancora, mons. Donald W. Wuerl, arcivescovo di Washington,
mons. Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa, mons. Medardo Joseph Mazombwe,
arcivescovo emerito di Lusaka, mons. Malcom Ranjith Patabendige Don, arcivescovo di
Colombo, mons. Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo brasiliano di Aparecida, l’arcivescovo
emerito di Quito, mons. Raul Eduardo Vela Chiriboga, e il patriarca di Alessandria
dei Copti, Antonio Naguib. Infine, il Pontefice creerà anche quattro cardinali ultraottantenni
e dunque non elettori in Conclave. Si tratta di mons. José Manuel Estepa Llaurens,
spagnolo, arcivescovo ordinario militare emerito; mons. Elio Sgreccia, già presidente
della Pontificia Accademia per la Vita; mons. Domenico Bartolucci, già maestro direttore
della Cappella Sistina, e mons. Walter Brandmüller, tedesco, già presidente del Pontificio
Comitato di Scienze storiche. Il Papa ha sottolineato come le diverse provenienze
dei cardinali riflettano l’universalità della Chiesa:
“Nella lista
dei nuovi Porporati si riflette l’universalità della Chiesa; essi, infatti, provengono
da varie parti del mondo e svolgono differenti compiti a servizio della Santa Sede
o a contatto diretto con il Popolo di Dio quali Padri e Pastori di Chiese particolari.
Vi invito a pregare per i nuovi Cardinali, chiedendo la particolare intercessione
della Santissima Madre di Dio, affinché svolgano con frutto il loro ministero nella
Chiesa”.