2010-10-18 08:04:05

Usa: 15 giorni alle elezioni di mid term


Stati Uniti: mancano 15 giorni dalle elezioni di mezzo termine. I sondaggi sui democratici spingono la Casa Bianca ad un impegno su tutti i fronti per impedire che la tornata si trasformi in una bocciatura delle ambizioni riformiste del presidente Obama. Sia il suo vice Biden, sia la first lady Michelle sono scesi in campo per convincere gli elettori a rinnovare la fiducia al partito. Il servizio di Eugenio Bonanata: RealAudioMP3
Obama, dunque, ammettendo i suoi errori, ha annunciato una nuova strategia. Eugenio Bonanata ha chiesto un commento al prof. Nico Perrone, docente di Storia americana presso l’Università di Bari, autore del libro “Obama: il peso delle Promesse”:RealAudioMP3

R. – Come tutti gli annunci che si fanno alla stampa, alle televisioni, contiene delle verità e delle contraddizioni. Obama ha impostato, dalla campagna elettorale, tutto su una vasta campagna di relazioni pubbliche e di propaganda di quello che faceva e che aveva in programma di fare. Continua il suo contatto con gli elettori, il suo contatto con gli americani, ed è un contatto non soltanto propagandistico. Un contatto forse genuinamente anche autocritico, che gli serva attraverso quello che ascolta, non soltanto quello che dice, a trovare i modi, le forme, per mettere a punto una strategia che gli consenta di prepararsi per una rielezione, perché questo poi è il punto fondamentale, al quale Obama tiene.

D. – In questi venti mesi sono state diverse le riforme che hanno influito negativamente sulla popolarità di Obama…

R. – Io credo che il punto essenziale rimanga la riforma sanitaria. A noi fa sorridere, perché ce l’abbiamo da tempo. Dico noi, ma non intendo solo l’Italia, anche l’Europa. Per l’America è stato un passo rivoluzionario e quindi lì Obama ha rischiato anche l’impopolarità, ha rischiato la forte coalizione avversa: l’ha saputa sfidare e ha saputo andare avanti. Quello è un punto molto importante.

D. – In tutto questo come stanno i Repubblicani?

R. – Questa è una domanda difficilissima, perché i Repubblicani, secondo me, per ora sono essenzialmente divisi, divisi anche sulla candidatura da opporre ad Obama, e divisi in un programma che è un programma fortemente critico rispetto all’amministrazione Obama sin dall’inizio, che non riesce però ad essere un programma propositivo per una legislatura che sia repubblicana. Quindi, questa è la difficoltà maggiore, secondo me, nella quale si trovano i Repubblicani. Tuttavia, non è detto, perché la loro volontà e la loro capacità di rimonta è forte. Ci sono delle forze conservatrici all’interno degli Stati Uniti, che sostengono tutto questo e potrebbero essere decisive, potrebbero anche rivoltare la situazione che, secondo me, è tendenzialmente favorevole ad Obama.








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