2010-10-17 12:46:36

Intervento di Mons. Riccardo FONTANA, Arcivescovo di Arezzo-Cortona-San Sepolcro (ITALIA)


Desidero esprimere viva riconoscenza al Santo Padre che, chiamandomi in Sinodo, mi ha permesso di fare questa preziosa esperienza di Chiesa.
Ho l'onore di portare a questa assemblea il saluto e la vicinanza spirituale dei Vescovi italiani. Amo fare riferimento in particolare ai numeri 54 e 59 dell' Instrumentum Laboris e alla riflessione del paragrafo A, parte seconda, della bellissima Relatio ante disceptationem.
Vi è una attenzione veramente grande nelle nostre Chiese italiane verso i luoghi santi. Nei soli primi sei mesi del 2010 sono partiti 1.600.000 pellegrini diretti in Palestina. A nome dei miei fratelli Vescovi, vengo a dire in Sinodo che è più quanto riceviamo in termini di vita spirituale e di ricerca di fede a favore dei nostri pellegrini, di quanto si riesce a dare con la nostra solidarietà.
Accanto ai pellegrinaggi della tradizione, vi è sempre più frequente l'uso di andare in Terra Santa, alla ricerca della Apostolica vivendi forma.
Una grande attenzione trova nella Chiesa italiana la condizione di vera sofferenza del popolo palestinese e di quella porzione silenziosa di ebrei israeliani che non accettano, in nome della sicurezza, le situazioni discriminatorie che scatenano terrorismo e violenza.
L'assoluta povertà dei cristiani di Terra Santa e del Medio Oriente ha fatto nascere in Italia un sempre più ampio numero di progetti caritativi. A titolo esemplificativo, solo nei primi 5 anni del Millennio, la CEI ha finanziato progetti nell' area per oltre 25 milioni di euro. Ad essi vanno aggiunti quelli degli Istituti religiosi e delle singole Diocesi.

C'è bisogno di fare di più. Ci viene spesso ripetuto che gran parte delle decisioni che potrebbero aiutare le Chiese del Medio Oriente sono prese in Occidente. La Santa Sede con i suoi canali diplomatici, noi Vescovi con la possibilità di influire sulla pubblica opinione, potremmo far presente ai rispettivi governi che Gerusalemme e le cristianità del Medio Oriente sono tra le priorità irrinunciabili per tutti i cristiani. Tra i frutti di questo Sinodo si spera ci sia di far conoscere meglio alle Chiese d'Occidente quanto nelle Chiese d'Oriente è motivo di sofferenza. Far conoscere è il primo passo per trovare soluzioni. Sensibilizzare e fare opinione è cosa possibile in Occidente e assai utile per il bene comune.

[00139-01.04] [IN098] [Testo originale: italiano]







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