Intervento di Mons. Joseph KHOURY, Vescovo di Saint-Maron de Montréal dei Maroniti
(CANADA)
L’eparchia San Marone in Canada vuol innanzitutto esprimere la sua gratitudine a Sua
Santità Papa Benedetto XVI per la sua sollecitudine nei confronti dei cristiani d’Oriente.
Questo Sinodo, per Sua volontà a loro dedicato, susciterà una profonda riflessione
sulla loro situazione attuale e sul loro futuro. Interpellerà senza dubbio la coscienza
e la responsabilità di ogni cristiano della regione e in particolare quella dei pastori
e dei leaders politici e sociali. I lavori dovrebbero anche richiamare una particolare
attenzione da parte dell’élite intellettuale e della classe dirigente dei paesi del
Medio Oriente. I cristiani d’Oriente si trovano a casa propria fin dalla notte
dei tempi. Testimoni dei primi tempi del cristianesimo, la ricchezza del loro patrimonio
spirituale e liturgico è inestimabile. Il loro contributo all’insieme della cristianità,
al progresso dei paesi in cui vivono e alla convivialità e al dialogo delle culture
sono un dato di fatto. La loro apertura all’Oriente e all’Occidente ha fatto di loro
un trait-d’union indispensabile per una migliore conoscenza reciproca. Impegnati
in un dialogo sincero e leale con le altre famiglie religiose della regione e rispettosi
della differenza, hanno diritto a una vita dignitosa e sicura. Devono poter testimoniare
la loro fede liberamente. Dalla sorte dei cristiani d’Oriente dipenderà gran parte
dell’evoluzione del dialogo delle culture e delle religioni e in particolare i rapporti
tra l’Oriente e l’Occidente. Vogliamo credere che nel mondo, diventato un villaggio
globale in cui paradossalmente fondamentalismi e settarismi sono sempre più violenti
e intransigenti, la giustizia, la convivialità e i diritti fondamentali abbiano sempre
un posto.