Intervento di Mons. Cyril VASIL', Arcivescovo titolare di Tolemaide di Libia, Segretario
della Congregazione per le Chiese Orientali (CITTÀ DEL VATICANO)
In accordo con il cardinale Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali Sua
Eminenza Leonardo Sandri, vorrei presentare in questa assemblea qualche considerazione
riguardante alcuni aspetti della vita delle Chiese in Medio Oriente da quell'osservatorio
particolare che è la nostra Congregazione. Il Santo Padre Benedetto XVI nella Sua
storica visita per il 90 della fondazione alla sede della Congregazione, il 9 giugno
2007, ha indicato alcuni temi da privilegiare per la loro importanza e urgenza: sinodalità,
formazione, migrazioni ed ecumenismo.
La sinodalità, riguarda in modo particolare
il meccanismo della scelta dei candidati all'episcopato. Le verifiche sull'idoneità
dei candidati dovrebbero essere svolte dai vescovi e dal Sinodo in maniera molto più
appropriata di come talvolta avviene al presente, proprio per facilitare e accelerare
il processo di concessione dell'assenso Pontificio. La formazione In primo
luogo si deve valutare costantemente lo stato attuale delle istituzioni formative
e accademiche, il livello di formazione culturale e spirituale che esse offrono. Le
difficoltà che riscontrano gli studenti negli studi superiori fuori dal contesto orientale,
per esempio a Roma, non sono trascurabili ed è inutile nasconderli. C'è da chiedersi
se non sarebbe finalmente giunto il momento di aprire un primo ciclo di studi teologici
orientali qui a Roma, in una Facoltà teologica orientale? Il fenomeno delle migrazioni
La nostra Congregazione si adopera nell'organizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche
orientali fuori dai territori tradizionali. Per quanto riguarda i fedeli che si trasferiscono
fuori dal Medio Oriente, talvolta viene reclamata l'estensione “planetaria” della
giurisdizione dei patriarchi - come se ciò fosse un diritto e una soluzione universale
ai problemi dalla pastorale dei migranti. Va ricordato che fra il preteso diritto
universale e la richiesta circostanziata e motivata c'è una grande differenza. L'ecumenismo
Il Concilio Vaticano II ricorda agli orientali la specifica missione loro affidata
[...] di promuovere l'unità di tutti i cristiani, specialmente orientali ... con ...
la scrupolosa fedeltà alle antiche tradizioni orientali. Per non fermarsi tuttavia
alle questioni più semplici e visibili, come la foggia dell'abito clericale, dovremmo
verificare la conoscenza approfondita e l'osservanza degli elementi più teologici
e pastorali. Quale è la situazione nelle nostre chiese nell'amministrazione congiunta
di tutti e tre i sacramenti dell'iniziazione cristiana, della comunione eucaristica
ai bambini, del battesimo per immersione - per elencare solo alcuni aspetti richiesti
dall'attuale normativa canonica e dalla citata Istruzione della Congregazione per
le Chiese orientali per l'applicazione delle prescrizioni liturgiche del CCEO?