INTERVENTO DEL CARD. EMMANUEL III DELLY, PATRIARCA DI BABILONIA DEI CALDEI (IRAQ)
S. B. EM. CARD. EMMANUEL III DELLY, PATRIARCA DI BABILONIA DEI CALDEI, PRESIDENTE
DELEGATO AD HONOREM:
Molti desiderano ascoltare qualche cosa dell'Iraq che
oggi occupa nei media un posto importante, ed un poco lo dico subito, esagerato: Ringrazio
di cuore tutti quelli che hanno parlato in questa aula sull'Iraq e hanno mostrato
la loro simpatia verso questo paese che fu la culla dei cristiani e in modo particolare
la culla della chiesa caldea, della chiesa orientale nell'impero persiano e che fino
a oggi il 78% dei cristiani della Mesopotamia sono caldei cattolici. La popolazione
di questo paese attraversato da due famosi fiumi Tigri e Eufrate è di 24 milioni tutti
musulmani coi quali viviamo pacificamente e liberamente. A Bagdad solo, capitale dell'Iraq,
i cristiani hanno 53 cappelle e chiese. I caldei hanno più di sette diocesi nel paese,
il patriarca della chiesa caldea abita oggi a Bagdad. I cristiani sono buoni coi
loro confratelli musulmani, e nell 'Iraq c'è tra loro un reciproco rispetto. Le scuole
cristiane sono ben estimate. Oggi la gente preferisce frequentare queste scuole dirette
dagli istituti cristiani e in modo speciale delle religiose. Nonostante tutte
le situazioni politiche e religiose, e l'emigrazione, abbiamo oggi nell'Iraq quasi
un milione di cristiani su 25 milioni di musulmani. Abbiamo la libertà di religione
nelle nostre chiese. Il capo religioso vescovo o sacerdote è ben ascoltato e rispettato
dai responsabili connazionali. Abbiamo il nostro seminario, i monaci e le religiose
e le suore caldee