I Guanelliani offrono assistenza nell'ultimo tratto del Cammino di Santiago de Compostela
Negli ultimi 120 chilometri del Cammino di Santiago, che va da Sarria a Santiago de
Compostela, non ci sono Congregazioni né assistenza spirituale, nonostante sia il
tratto più frequentato da migliaia di pellegrini di ogni età e provenienza. Per questo
motivo – riferisce l’agenzia Zenit - i Guanelliani hanno deciso di stabilire sul posto
una propria comunità. Domenica 10 ottobre si sono insediati nella parrocchia di S.
Eulalia ad Arca, nell’ultima tappa prima di Santiago, padre Ezio e padre Fabio. Era
presente l'arcivescovo di Santiago de Compostela, monsignor Julián Barrio Barrio.
“Si tratta di un paesino di mille abitanti”, ha spiegato padre Fabio come riporta
un comunicato dei Guanelliani, “che diventano ogni sera 2.500 per l’arrivo dei pellegrini.
Per non parlare dei mesi estivi di giugno e luglio in cui addirittura si contano 4
mila presenze”. Il progetto guanelliano nasce nell’Anno Santo Compostelano e nell'anno
in cui la Chiesa ha dato la notizia dell’imminente canonizzazione del fondatore della
Congregazione, il beato Luigi Guanella. L'idea si avvale dell'esperienza di padre
Ezio, lombardo di 63 anni, che ha fondato diverse opere guanelliane in Nigeria, Guatemala,
Colombia e Spagna, e ha una forte esperienza nel campo della disabilità, e di padre
Fabio, romano di 45 anni, da anni impegnato nelle parrocchie e con i gruppi giovanili.
Il progetto, ricordano i Guanelliani, “nasce dal desiderio di intercettare, in uno
dei punti di massima confluenza giovanile europea, domande di senso e ricerca interiore
ed interrogare questa ricerca, o suscitarla attraverso la testimonianza di una comunità
guanelliana, dedita alla preghiera e ai poveri”. Accanto alla cura spirituale dei
pellegrini, i religiosi guanelliani garantiranno assistenza spirituale alle tre parrocchie
presenti nel paesino, una più grande e due più piccole. La formula elaborata è semplice:
“sulla via, offrire la possibilità di accostarsi ai sacramenti - confessione, Eucaristia,
momenti di preghiera - accoglienza spirituale ma anche corporale - possibilità di
fare una doccia, consumare un pasto, riposare - sulla linea della grande assistenza
monastica del Medioevo”.