2010-10-15 19:10:24

Intervento di Mons. Georges KAHHALÉ ZOUHAÏRATY, Esarca Apostolico per i fedeli Greco-Melkiti residenti in Venezuela (VENEZUELA)


In riferimento ai numeri 43 e 48 del capitolo 4º sul tema dell’ “emigrazione”, è molto importante considerare: quale sarà il futuro di questo fenomeno di esodo di migliaia di famiglie e persone verso altri Paesi o continenti? Nei Paesi di emigrazione siamo già alla terza o quarta generazione. È un grande potenziale umano del Medio Oriente quello che perdono i Paesi di origine, in particolare la Terra Santa. Da un punto di vista religioso: cosa possono fare pochi vescovi o esarchi apostolici e una quantità limitata di sacerdoti di fronte a un mare di emigranti insediati nei nuovi Paesi?
La nostra proposta è molteplice:
- Contribuire da parte della Santa Sede e dei capi di Stato della regione mediorientale a creare un ambiente di pacificazione e giustizia perché le famiglie ritornino nei loro Paesi di origine, in particolare quelle che avevano lasciato la propria terra a partire dalla seconda metà del secolo scorso.
- Noi, emigranti dalla Siria, dal Libano, dalla Palestina e, mi sia permesso dirlo, dall’Egitto, rimarremo sempre innamorati della nostra terra d’origine e attaccati ad essa: sono numerosi gli uomini e le donne in grado di offrire un contributo scientifico, economico e religioso come stanno facendo nei Paesi che ci hanno accolti a braccia aperte e con generosità.
- La Chiesa locale di rito latino ha aiutato molto i nostri figli in vari Paesi. Penso che sia giunta l’ora di organizzarci meglio, di coordinare i nostri sforzi come cattolici orientali, per conservare
le nostre liturgie e tradizioni, lavorando in un clima di ecumenismo con i nostri fratelli ortodossi e le diverse Chiese storiche non cattoliche, aiutando in tal modo la Chiesa universale cui tutti apparteniamo ad affrontare la grande sfida delle sette e di alcuni mezzi di comunicazione finanziati dal potere anticlericale internazionale.
- La Chiesa orientale nei Paesi di emigrazione, specialmente nel Nuovo mondo, può arricchire con la sua liturgia la visione teologica e patristica dell’Occidente. Speriamo dunque che la Santa Sede ci aiuti a mantenere le nostre tradizioni come se fossimo nel nostro Oriente. Alcune Conferenze episcopali, consapevoli del ruolo di queste Chiese, hanno sostenuto le loro rivendicazioni per preservare il loro patrimonio apostolico.

[00104-01.05] [IN080] [Testo originale: spagnolo]







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