2010-10-15 19:10:35

Intervento di Mons. Francis Némé BAÏSSARI, Vescovo titolare di Arado, Vescovo ausiliare e Sincello per Joubbé (LIBANO)


Il Medio Oriente è stato in gran parte cristiano. Cristo aveva lasciato un messaggio. Il cristianesimo è stato perseguitato. Con il Concilio di Nicea ha avuto inizio una lunga serie di scomuniche: Ario, Nestorio, Eutiche, Fozio. La rottura si è consumata nel 1054. Il legato del Papa scomunica il patriarca Michele Cerulario e questi scomunica il Papa. Il cristianesimo è scosso dalle invasioni da parte di persiani, arabi, mongoli e ottomani. I combattenti dell’islam partono alla conquista del mondo. La Siria intera diventa loro. Conquistano in seguito l’Egitto. Il giogo dell’Impero bizantino era stato così pesante che gli invasori furono spesso accolti con sollievo. Per finanziare la “Jihad”, i cristiani erano sottomessi a un’imposta, la “jizya”, il cui peso elevato li spinse a migliaia a optare per la religione del conquistatore.
In effetti la situazione reale variò secondo le epoche e le personalità dei governanti. Il male era stato fatto, anche se i cristiani e i musulmani continuavano a lavorare per salvaguardare la tolleranza e la democrazia minacciate.
Giovanni Paolo II ha detto: “Alle soglie del terzo millennio, il Cristianesimo è ancora saldamente ancorato in Medio Oriente”.

[00101-01.04] [IN077] [Testo originale: francese]







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