Intervento di Mons. Fares MAAKAROUN, Arcivescovo di Nossa Senhora do Paraíso em São
Paulo dei Greco-Melkiti (BRASILE)
Se leggiamo i segni dei tempi alla luce della Parola di Dio, vediamo che la salvezza
significa ritornare a ciò che la Chiesa era ai suoi albori: “La moltitudine di coloro
che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola”. Ciò significa che
i credenti vivevano nella pienezza dell’amore e in autentica comunione adempivano
al volere del Divin Maestro che diceva: “Siate santi come santo è il vostro Padre
celeste”. Ogni persona, nella Chiesa delle origini, intendeva essere un membro
vivo nel corpo sacramentale di Cristo che interagisce con tutti, per essere santo
ed essere pronto a sacrificare tutto per giungere alla santità piena. Oggi tutti
gli sforzi per costruire la pace nel mondo, per diffondere la tranquillità nel cuore
umano e por termine alle oppressioni e ai conflitti tra le religioni e le nazioni
e tra le persone e i loro fratelli... Tutto ciò sembra scontrarsi con un muro impenetrabile,
che impedisce di raggiungere questi obiettivi... E questo fatto semina disperazione
e timore nei cuori di molti e tra il genere umano... Il nostro Signore e Dio ci
dice: “Non temere, piccolo gregge”, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine
del mondo, le porte del male non vi impediranno di raggiungere la perfezione e la
santità. Il nostro Signore e Dio è con noi sempre, e con Lui trionferemo sempre
grazie all’amore. Sapendo che l’amore ferisce, l’amore uccide... Ma l’amore rianima
e solo lui può conquistare tutto. Sì, è vero, l’amore è la chiave per la salvezza.
Ma non c’è vero amore senza vera santità. Cerchiamo di diventare santi, perché il
nostro Padre celeste è santo. La santità è la soluzione. Sì, l’amore santificato è
la soluzione.