Il ruolo dei media nella costruzione della pace e le conseguenze della guerra nel
funzionamento della stampa. Sono questi i temi del Forum degli editori africani (Taef)
che si apre oggi a Bamako, in Mali. L’iniziativa, dal titolo “Media e sfida della
pace in Africa”, riunisce oltre 200 editori e giornalisti di 36 Paesi del continente.
"La verità è la prima vittima in contesti di guerra ma esiste nei Paesi in pace una
guerra contro la verità che colpisce giornalisti ed editori nell'esercizio della loro
professione" riferiscono alla Misna i presidenti del forum creato nel 2003, il sudafricano
Mathatha Tsedu e Cheriff Sy del Burkina Faso. Altro argomento al centro dei dibattiti
sarà la qualità del giornalismo africano: “Dobbiamo portare l'attenzione oltre i confini
tradizionali del raccontare correttamente i fatti per vedere se la copertura mediatica
in Africa è in grado di riferire tutti gli aspetti della vita del continente: suo
sviluppo economico, i cambiamenti socio-culturali, i conflitti e le attività dell'Unione
Africana” insiste Mathatha Tsedu. Al di là del tema dell'incontro biennale, i partecipanti
faranno un punto sullo stato dell'informazione in Africa: il comitato direttore del
Taef riunitosi a luglio in Sudafrica aveva tirato il campanello d'allarme, denunciando
con forza “l'aggravarsi dell'intolleranza nei confronti dei professionisti dei media
in alcuni paesi africani”. Stessa valutazione era stata riferita dal relatore speciale
dell'Ua sulla libertà di stampa, l'avvocatessa Pansy Tlakula. Di fronte a un numero
crescente di Paesi che ricorrono a leggi restrittive per imbavagliare la stampa, la
Tlakula aveva chiesto sforzi congiunti per conformare le leggi nazionali ai diversi
protocolli varati dall'Ua in difesa della libertà di espressione e dell'accesso all'informazione.
Durante l’incontro saranno inoltre ricordati noti editorialisti africani, di cui due
sono stati assassinati - Jean-Léonard Rugambage, redattore capo di 'Umuvugizi' in
Rwanda e Norbert Zongo del Burkina Faso – e uno, Chief Ebrima Manneh del 'Daily Observer',
scomparso dal luglio 2006 in Gambia. A ricevere il premio “Amici dei media in Africa”
saranno gli ex-presidenti sudafricani Nelson Mandela e Thabo Mbeki, il maliano Alpha
Konaré, il ghanese John Kufuor e la presidente liberiana Ellen Johnson-Sirleaf. Tutti
dirigenti politici che, secondo il Forum degli editori africani, durante i rispettivi
mandati “hanno contribuito a migliorare il clima di lavoro per i professionisti dei
media”. (M.G.)