Intervento di Mons. Virgil BERCEA, Vescovo di Oradea Mare, Gran Varadino dei Romeni
(ROMANIA)
Molti aspetti uniscono la nostra Chiesa con le Chiese sorelle del Medio Oriente: anzitutto
il suo essere un "piccolo gregge". Anche la Chiesa Greco-Cattolica in Romania vive
la sua missione in uno stato di minoranza; una presenza che è però vigorosa nella
storia del nostro Paese, in quanto esprime quella felice e provvidenziale sintesi
del suo essere in piena comunione con la sede di Pietro, con la ricchezza dei tesori
della tradizione spirituale, liturgica e disciplinare bizantina. Cari fratelli
d'Oriente, insieme a voi siamo chiamati ad affrontare le sfide dei nostri tempi: la
forte ondata di emigrazione e la globalizzazione con tutte le sue provocazioni ed
i suoi idoli, di cui ci ha parlato il Papa Benedetto XVI e che tutti noi siamo chiamati
a smascherare. Inoltre, tale situazione di emigrazione - che mai abbiamo sperimentato
nella storia del nostro popolo romeno - in cui, da una popolazione di 22 milioni di
cittadini, quasi 5 milioni si trovano ora in Europa e nel mondo, apre anche la possibilità
di un confronto fecondo e di un mutuo arricchimento. L’immigrazione nella condivisione
valorizza tutti; pertanto, teniamo sempre fisso lo sguardo su Gesù, il primo che ha
dovuto trasferirsi nella terra d’Egitto, per chiedere e ricevere da Lui quello slancio
sempre rinnovato e che dobbiamo comunicare ai nostri fedeli e alle nostre comunità.