2010-10-14 15:43:38

Intervento di Mons. Nicolas SAWAF, Arcivescovo di Lattaquié dei Greco-Melkiti (SIRIA)


I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale... Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera... A dirla in breve, come è l'anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani” (Lettera a Diogneto).
Viviamo in un mondo secolarizzato e globalizzato in cui il numero di uomini che non sono interessati alla questione di Dio o che agiscono senza riferimenti cristiani è smisurato rispetto al numero ridotto di coloro che si professano cristiani e credenti.
Coloro ai quali è rivolta la catechesi devono stabilirsi in una doppia relazione: relazione d’appartenenza a una comunità fondata sull’unità della fede e relazione (d’appartenenza) a una comunità fondata sull’unità dell’accettazione del pluralismo e della diversità.
La fede cristiana si considera sempre nel campo delle culture umane.
In Medio Oriente manchiamo di una catechesi che tenga conto della nostra cultura araba, delle nostre tradizioni cristiane e della ricchezze liturgiche.
Manchiamo di un programma catechetico per i catecumeni.
Chiediamo uno sforzo nella formazione spirituale dei seminaristi.
[00075-01.04] [IN053] [Testo originale: francese]







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