Il Sinodo chiede libertà religiosa per il Medio Oriente. L'intervento del rabbino
Rosen
Il Medio Oriente ha il diritto di sperare: è la voce unanime del Sinodo dei vescovi
dedicato alla regione mediorientale, in corso in Vaticano sul tema della “comunione
e testimonianza”. Stamani, al centro della sesta Congregazione generale svoltasi alla
presenza del Papa, anche i temi dell’uguaglianza dei diritti e del rafforzamento dei
sistemi di comunicazione. Ieri pomeriggio, invece, si è svolto l’atteso intervento
del rabbino David Rosen, Invitato speciale, che è stato anche ricevuto in udienza
da Benedetto XVI. Nel pomeriggio di oggi, l'intervento di due rappresentanti musulmani.
Il servizio di Isabella Piro:
Noi fedeli
della tormentata regione del Medio Oriente abbiamo il diritto di sperare e ci aspettiamo
molto da questo Sinodo: lo dicono a gran voce i vescovi, ribadendo che la regione
mediorientale alterna pagine cupe a momenti di luce. Se in Libano, infatti, la Chiesa
ha un ruolo primordiale e in certi Paesi del Golfo si contano nuove chiese o che Arabia
Saudita si incoraggiano gli incontri interreligiosi, è anche vero che dove l’Islam
è religione di Stato, la libertà religiosa manca, le leggi sull’immigrazione sono
restrittive, i sacerdoti scarseggiano. Come conciliare tutto questo, chiede il Sinodo,
con la tolleranza di cui parla il Corano, se manca la libertà di coscienza e i cittadini
non sono tutti uguali davanti alla legge? In questo contesto è quindi importante rilanciare
anche i sistemi di comunicazione che favoriscono la conoscenza reciproca, dettando
l’agenda del pensiero delle persone. Spazio allora alla formazione mass mediatica
non solo per i laici, ma anche per i seminaristi, in particolare alla cultura digitale,
presente ormai anche nelle diverse nazioni del Medio Oriente. Altro tema forte trattato
in Aula: l’evangelizzazione della famiglia, spesso attaccata dalla cultura occidentale
che parla di divorzio o di contraccettivi. Il nucleo familiare va quindi recuperato
come Chiesa domestica, fulcro della trasmissione della fede.
I vescovi,
poi, fanno autocritica: i cristiani non conoscono bene il Vangelo e le nostre divisioni
causano dubbi e sofferenze. Come possono i fedeli guardare ad una Chiesa che non è
in comunione? È giunto il momento, allora, di camminare insieme per il bene del popolo
di Dio, perché la questione ecumenica in Medio Oriente è una delle principali sfide
per la Chiesa di oggi. Per questo, il Sinodo suggerisce di creare le “Giornate ecumeniche
mediorientali”, sul modello delle Gmg. E ancora: l’Aula affronta la questione delle
migrazioni, perché gli immigrati sono spesso “crocifissi” tra i Paesi di origine e
quelli di accoglienza. Bisogna quindi incoraggiare i cristiani di Oriente a restare
nei loro Paesi perché la loro presenza non è un caso, ma la volontà di Dio. Dall’altro
lato, però, l’immigrazione giustificata è un diritto inalienabile, in linea con il
rispetto della libertà e della dignità umana. Su tutto emerge, comunque, un messaggio
fondamentale: bisogna passare dal concetto dell’aiuto dei cristiani d’Oriente a quello
dello sviluppo, per radicarli nelle loro terre. Infine, ai Padri Sinodali è giunto
il saluto del cardinale Roger Etchegaray, presidente emerito del Pontificio
Consiglio della Giustizia e della Pace, che ha auspicato al Sinodo di guardare anche
all’Estremo Oriente, per far sì che la Parola di Dio venga conosciuta anche in quelle
regioni.
A dominare i lavori di ieri pomeriggio, invece, è stato l’intervento
del Rabbino David Rosen, Direttore degli Affari Interreligiosi dell’American Jewish
Committee e consulente del Gran Rabbinato di Israele:
"The relationship
today between the Catholic Church and the Jewish people … Oggi il rapporto
tra la Chiesa cattolica ed il popolo ebraico è una trasformazione felice per i nostri
tempi, ha detto. E poi ha ammesso: talvolta le due religioni hanno dimostrato scarsa
conoscenza reciproca, ma negli anni le cose sono cambiate. Due i fattori all’origine
del cambiamento: la visita di Giovanni Paolo II in Medio Oriente, dieci anni fa, e
l’immigrazione di cristiani in Israele. La familiarità con il cristianesimo è quindi
cresciuta, afferma il rabbino, anche grazie alle decine di organismi per la promozione
del dialogo interreligioso e alle tante istituzioni cristiane. Quanto all’aspetto
politico, Rosen sottolinea da una parte la situazione particolare delle comunità cristiane
in Terra Santa, inevitabilmente coinvolte, dice, nel conflitto israelo-palestinese
e dall’altra il dovere dello Stato ebraico di mettere in atto misure di sicurezza
contro le violenze continue. È giusto che i cristiani palestinesi esprimano le loro
attese, afferma Rosen, purché lo facciano in sintonia con lo spirito che regola i
rapporti interreligiosi.
"The distressing situation in the Holy
Land…" Tuttavia, continua il rabbino, la situazione penosa in Terra
Santa è fonte di tanto dolore anche per gli ebrei che hanno una responsabilità per
i propri vicini. Bisogna quindi fare tutto il possibile per alleviare i disagi della
situazione, afferma Rosen, anche perché sia nel contesto ebraico che in quello musulmano,
la minoranza cristiana gioca un ruolo speciale, soprattutto nel promuovere la comprensione
e la cooperazione interreligiosa.
"...respecting the very fact that
the Holy Land is the land of Christianity's birth…
Anche in considerazione
del fatto che la Terra Santa è la terra in cui nacque il Cristianesimo e dove si trovano
i luoghi, la responsabilità ebraica di garantire la fioritura di comunità cristiane
viene rafforzata dalla rinnovata e crescente fraternità. Lo sguardo del rabbino va
anche ai rapporti con musulmani, afferma che “l’occupazione” è la conseguenza e non
l’origine del conflitto arabo-israeliano, ed esprime l’auspicio che i musulmani possano
vedere la presenza di cristiani ed ebrei come pienamente legittima e parte integrante
della regione mediorientale nel suo insieme. In questo modo, conclude Rosen, due
nazioni e tre religioni potrebbero vivere in piena dignità, libertà e tranquillità,
sulla base di quel dialogo trilaterale richiamato tante volte da Benedetto XVI.