Chiesa romana di Santa Maria in Traspontina: riprendono da domani gli incontri di
Lectio divina
Presso la chiesa romana di Santa Maria in Traspontina, in Via della Conciliazione,
riprendono da domani, 15 ottobre, alle 18.30 gli incontri di Lectio divina. Si tratta
della lettura meditata e orante della Sacra Scrittura: una pratica caldeggiata da
Benedetto XVI, che proprio sul tema della Parola di Dio ha convocato nel 2008 in Vaticano
un Sinodo dei vescovi. Si tratta di 14 incontri guidati dal padre carmelitano Bruno
Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana, e
da altri teologi ed esegeti: il prof. Cosimo Pagliara, docente presso la Facoltà teologica
di Bari e Napoli (29 ottobre); il priore della Comunità monastica di Bose, Enzo Bianchi
(26 novembre); la prof. Marinella Perroni, presidente del Coordinamento delle Teologhe
italiane e docente di Nuovo Testamento presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di
Roma ( 28 gennaio); il prof. Luca Mazzinghi, presidente dell’Associazione biblica
italiana e docente presso il Pontificio Istituto Biblico (25 febbraio), la prof. Bruna
Costacurta, docente di Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana (11
marzo); la prof. Nuria Calduch Benages, esegeta, docente presso la Gregoriana (8 aprile);
il padre carmelitano Mariano Cera, priore del Convento della Traspontina (29 aprile).
Per Benedetto XVI la Lectio divina, ovvero “l’assidua lettura della Sacra Scrittura
accompagnata dalla preghiera… realizza quell’intimo colloquio in cui, leggendo, si
ascolta Dio che parla e, pregando, Gli si risponde con fiduciosa apertura del cuore”.
E prosegue: “Essa consiste nel rimanere a lungo sopra un testo biblico, leggendolo
e rileggendolo, quasi ‘ruminandolo’ come dicono i Padri, e spremendone, per così dire,
tutto il ‘succo’, perché nutra la meditazione e la contemplazione e giunga ad irrigare
come linfa la vita concreta. Condizione della Lectio divina è che la mente ed il cuore
siano illuminati dallo Spirito Santo, cioè dallo stesso Ispiratore delle Scritture,
e si pongano perciò in atteggiamento di religioso ascolto”. (S.C.)