Chavez a Mosca: nuovi accordi tra Venezuela e Russia
I governi di Venezuela e Russia sono pronti a siglare nuovi accordi militari, economici
e finanziari. Il piano di cooperazione tra i due Paesi è al centro della visita del
presidente venezuelano Hugo Chavez in corso a Mosca. Oggi sono previsti incontri con
il presidente russo Dmitry Medvedev e il premier Vladimir Putin. Durante i colloqui
sarà presa in esame anche l’ipotesi della costruzione di una centrale nucleare in
Venezuela che si avvarrà di tecnologia russa. Sul significato di questo viaggio di
Chavez in Russia si sofferma al microfono di Amedeo Lomonaco Fulvio Scaglione, vice-direttore
di Famiglia Cristiana ed esperto dell’area ex-sovietica:
R. – Io credo
che sia in atto, dopo la stagione della corsa folla del prezzo del petrolio e poi
del suo abbattimento a causa della crisi economica e finanziaria globale, un riassetto
proprio degli equilibri nel settore energetico. Un riequilibrio nei Paesi che del
settore energetico fanno il punto di forza. E questo riassetto è evidentemente un
riassetto che non è solo economico, ma anche geostrategico.
D. – Quali
effetti può avere a livello mondiale questa forte cooperazione tra Russia e Venezuela?
R.
– Potrebbe addirittura essere la base di un’associazione di Paesi produttori di gas
e petrolio, alternativa a quella che ha per protagonisti soprattutto i Paesi arabi
del Golfo. Questa sarebbe un’iniziativa che andrebbe a ridimensionare l’influenza
politica globale degli Stati Uniti, che dell’alleanza con i Paesi produttori di petrolio
nel Golfo hanno fatto uno dei capisaldi della loro politica.
D. – La
Russia ha già venduto elicotteri, caccia militari e vari armamenti al Venezuela. Come
leggere questo tipo di accordi tra i due Paesi?
R. – La Russia ha in
qualche modo interesse a sostenere, anche militarmente, un regime come quello di Chavez,
che si propone come una sorta di baluardo contro l’influenza americana in America
Latina. L’America Latina in questo momento è oggetto di molte attenzioni, per esempio
anche di quelle cinesi. Per gli Stati Uniti è il “cortile sul retro”. Quindi in America
Latina si stanno svolgendo delle partite piuttosto importanti.