Centrafrica. Il vescovo di Bangassou: “Truppe di ribelli verso il Darfur”
“I ribelli dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra) si stanno spostando verso
la frontiera con il Darfur sudanese”, l’allarme è stato lanciato tramite l’agenzia
Fides, da mons. Juan José Aguirre Muños, vescovo di Bangassou, nella Repubblica Centrafricana,
dove i ribelli dell’Lra hanno di recente attaccato la città di Birao, nel nord-est
del Paese. “Non ho notizie dirette su quello che è successo a Birao, che si trova
a 2mila km da Bangassou. So per certo che il gruppo principale dei guerriglieri dell’Lra
ha lasciato l’area della mia diocesi per dirigersi verso nord. Tra loro c’è probabilmente
anche il loro capo, Joseph Kony” spiega mons. Muños. Secondo il vescovo di Bangassou
la serie recente di attacchi compiuti dai guerriglieri illustra abbastanza bene la
loro progressione verso il Darfur: “Negli ultimi mesi i guerriglieri hanno attaccato
città come Yalinga, per poi proseguire verso nord, fino a Birao, che si trova nell’estremo
nord-est del Paese, al confine con il Ciad e il Darfur sudanese”. “Si tratta”- sostiene
il presule - “di una zona priva di controllo alle frontiere, dove già operano altri
gruppi di guerriglia centrafricani”. Queste notizie confermano che L’Lra, originario
del nord Uganda, è ormai diventato un problema regionale, visto che il gruppo di guerriglia
agisce soprattutto, oltre che in Centrafrica, nella Repubblica Democratica del Congo
e nel sud Sudan. “Quello che più ci rattrista è che sappiamo che con gli uomini dell’Lra
che hanno attaccato Birao vi sono diversi giovani, ragazze e ragazzi, rapiti in alcune
località della mia diocesi nei mesi scorsi”, racconta ancora mons. Muños. “Si tratta
di 11 persone rapite a Rafai ed altre 14 ad Agouma – aggiunge il presule -. So per
certo che alcuni di loro sono ancora con i guerriglieri perché ho raccolto la testimonianza
di Germaine, una ragazza che è riuscita a sfuggire dalle mani dei guerriglieri e che
ho incontrato dopo che essa aveva vagato per 9 giorni nella foresta per sfuggire ai
suoi aguzzini. Germaine – precisa mons. Muños - è stata rapita nel marzo 2007 a Obo,
nell’est del Centrafrica al confine con la Repubblica Democratica del Congo. All’epoca
aveva 15 anni. A settembre di quest’anno è riuscita a fuggire. Per tre anni è stata
la schiava sessuale di Kony, il leader dell’Lra. Per cui penso che questi sia con
il gruppo di guerriglieri che si sta dirigendo verso il Darfur. Ora Germaine - conclude
mons. Muños - si trova presso un centro di accoglienza di Bangassou. Speriamo che
possa ritrovare la serenità di una vita normale”. (M.G.)