Benin. La denuncia della Caritas: è emergenza alluvioni
"E' un triste spettacolo, tutto il Paese è sotto l'acqua, un terzo della popolazione
è colpita dal maltempo e non smette di piovere" dice all'agenzia Misna Suor Léonie,
segretario generale della Caritas Benin che sta coordinando l'aiuto umanitario fornito
dalle agenzie Onu e da altre organizzazioni caritative. Pesante il bilancio umano
delle precipitazioni inusuali che caratterizzano l'attuale stagione delle piogge con
almeno 40 morti, 3,4 milioni di persone colpite (su una popolazione totale di 8 milioni),
360.000 sfollati e 100.00 senzatetto. "Oltre a piogge molto abbondanti, il principale
problema viene dal fiume Niger, terzo corso d'acqua dell’Africa, che sta registrando
la più alta piena dal 1929, e la conseguente piena di alcuni affluenti beninesi" prosegue
Suor Léonie. Le regioni settentrionali sono le più colpite, come il dipartimento di
Alibori e in particolare la zona di Karimama, "che purtroppo sono il granaio del paese"
aggiunge la Caritas: le riserve alimentari sono andate perse nelle alluvioni e le
risaie sono state allagate. "Si preannuncia un periodo molto difficile per la sicurezza
alimentare dei beninesi che dovranno aspettare il prossimo importante raccolto, previsto
non prima di aprile" ricorda la missionaria. L'altra emergenza riguarda l'accesso
all'acqua potabile a causa dell'inquinamento di pozzi e falde con gravi rischi per
la salute umana: "Si teme il propagarsi di diarree e epidemie come la malaria e il
colera" conclude. Intanto operatori umanitari e Marina militare del Benin stanno fornendo
assistenza ai disastrati utilizzando imbarcazioni per raggiungere con grandi difficoltà,
località totalmente isolate dopo la distruzione di strade e ponti. (R.P.)