2010-10-14 15:38:59

Ahmadinejad riceve a Beirut la laurea honoris causa


Dopo l’accoglienza da stadio, ieri a Beirut, il presidente iraniano Ahmadinejad ha fatto sapere che prolungherà la visita in Libano, che doveva concludersi oggi, fino a domani. Ieri l’incontro con il premier libanese Saad Hariri e il primo colloquio con il presidente Michel Suleiman. Oggi il conferimento della laurea honoris causa in scienze politiche da parte dell'Università pubblica libanese. Ahmadinejad ha detto che "l'Iran sarà sempre al fianco del Libano e sosterrà un Libano forte e unito". Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Il programma della giornata è segreto, ma si sa che tutta la visita è finalizzata, a parte l’impatto mediatico, alla firma di 14 accordi bilaterali di carattere economico-commerciale. Un 'pacchetto' dal valore totale di 450 milioni di dollari, che prevede anche la costruzione di una raffineria di petrolio in Libano, e la fornitura a Beirut di gas naturale. Delle parole pronunciate in pubblico finora da Ahmadinejad, bisogna riferire dell’accenno all’occupazione: “L'unica soluzione al problema palestinese – ha detto - è che ai profughi palestinesi sia consentito di tornare alle loro terre e che tutti gli occupanti tornino nei loro Paesi d'origine”. Se è vero che l’anima sciita e filo iraniana di Beirut ha riservato un’accoglienza da star al capo dello Stato iraniano, è anche vero che c’è un’anima sunnita simpatizzante dell'alleanza filo-occidentale sostenuta dall'Arabia Saudita che giudica con ostilità Ahmadinejad e sostiene che Teheran ha fatto del Libano “una base iraniana nel Mediterraneo”. Nei giorni scorsi, 250 uomini politici, giornalisti ed esponenti della società civile hanno rivolto ad Ahmadinejad una lettera aperta per accusarlo di “ingerenza” negli affari interni libanesi, attraverso – si legge - il suo sostegno “in denaro e armi a una parte libanese”, cioè il movimento Hezbollah. Un punto di vista diverso da quello della gente del Sud del Libano, roccaforte di Hezbollah, che accoglierà più tardi Ahmadinejad. E che si dice riconoscente per i fondi - circa un miliardo di dollari, secondo Hezbollah - che Teheran ha concesso in aiuti e contributi per la ricostruzione, dopo i pesanti bombardamenti israeliani del 2006. Resta da dire che sul piano internazionale se in Israele la stampa usa toni allarmistici sulla “conquista del Libano” da parte di quello che definisce “l’imperialismo iraniano”, c’è poi il commento da Washington: “Ahmadinejad continua con i suoi modi provocatori”, dice il portavoce della Casa Bianca, Gibbs, dopo aver portato il suo Paese in una grave crisi economica e politica e provocato le sanzioni internazionali. Dell’accoglienza ricevuta, Gibbs dice che “Hezbollah punta le sue carte più sulla fedeltà all'Iran, che al proprio stesso Paese, il Libano”.







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