2010-10-13 11:10:30

Intervento di Mons. Louis SAKO, Arcivescovo di Kirkuk dei Caldei, Amministratore Patriarcale di Sulaimaniya dei Caldei (IRAQ)


La riforma liturgica basata sulla sacra scrittura, ma anche la patristica e le esigenze pastorali di oggi.Altrimenti i nostri fedeli andranno a cercare altre chiese come in alcuni casi già succede. Una priorità deve essere la formazione dei formatori. Talvolta alcune chiese mancano di personale; tocca alla Chiesa universale aiutare nella preparazione di un clero che sia all'altezza della sua missione.
Il rapporto tra le varie chiese in ogni Paese del medio oriente e anche il rapporto con la Santa Sede. Come vivere nello stesso tempo la comunione nella particolarità? Noi resteremo divisi se andiamo a guardare nel passato e non ricerchiamo invece ciò che ci può unire oggi. Le Chiese Orientali fanno parte della Chiesa Universale e qualsiasi studio che viene fatto dalla Chiesa Universale deve prendere in considerazione anche la situazione delle chiese particolari. A volte siamo delusi.
Un impegno serio per il dialogo con i musulmani. Senza dialogo con loro non ci sarà la pace e la stabilità. Insieme possiamo eliminare guerre e tutte le forme di violenza. Dobbiamo unire le nostre voci per denunciare insieme il grande affare economico del commercio delle armi. Una vera minaccia di guerre nella nostra regione, dove le parole del Papa Giovanni Paolo II si sono tragicamente avverate: “La guerra è un’avventura senza ritorno. ”Senza il dialogo e un impegno reale e concreto non ci sarà.
Il mortale esodo che affligge le nostre Chiese non potrà essere evitato. L'emigrazione è la più grande sfida che minaccia la nostra presenza. Le cifre sono preoccupanti. Le Chiese Orientali, ma anche la Chiesa universale, devono assumersi le proprie responsabilità e trovare con la comunità internazionale e le autorità locali scelte comuni che rispettino la dignità della persona umana. Scelte che siano basate sull'uguaglianza e sulla piena cittadinanza, con impegni di partenariato e di protezione. La forza di uno Stato si deve basare sulla credibilità nell'applicazione delle leggi al servizio dei cittadini, senza discriminazione tra maggioranza e minoranza. Vogliamo vivere in pace e libertà invece di sopravvivere.

[00033-01.05] [Testo originale: italiano]







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