Intervento di Mons. Louis SAKO, Arcivescovo di Kirkuk dei Caldei, Amministratore Patriarcale
di Sulaimaniya dei Caldei (IRAQ)
La riforma liturgica basata sulla sacra scrittura, ma anche la patristica e le esigenze
pastorali di oggi.Altrimenti i nostri fedeli andranno a cercare altre chiese come
in alcuni casi già succede. Una priorità deve essere la formazione dei formatori.
Talvolta alcune chiese mancano di personale; tocca alla Chiesa universale aiutare
nella preparazione di un clero che sia all'altezza della sua missione. Il rapporto
tra le varie chiese in ogni Paese del medio oriente e anche il rapporto con la Santa
Sede. Come vivere nello stesso tempo la comunione nella particolarità? Noi resteremo
divisi se andiamo a guardare nel passato e non ricerchiamo invece ciò che ci può unire
oggi. Le Chiese Orientali fanno parte della Chiesa Universale e qualsiasi studio che
viene fatto dalla Chiesa Universale deve prendere in considerazione anche la situazione
delle chiese particolari. A volte siamo delusi. Un impegno serio per il dialogo
con i musulmani. Senza dialogo con loro non ci sarà la pace e la stabilità. Insieme
possiamo eliminare guerre e tutte le forme di violenza. Dobbiamo unire le nostre voci
per denunciare insieme il grande affare economico del commercio delle armi. Una vera
minaccia di guerre nella nostra regione, dove le parole del Papa Giovanni Paolo II
si sono tragicamente avverate: “La guerra è un’avventura senza ritorno. ”Senza
il dialogo e un impegno reale e concreto non ci sarà. Il mortale esodo che affligge
le nostre Chiese non potrà essere evitato. L'emigrazione è la più grande sfida che
minaccia la nostra presenza. Le cifre sono preoccupanti. Le Chiese Orientali, ma anche
la Chiesa universale, devono assumersi le proprie responsabilità e trovare con la
comunità internazionale e le autorità locali scelte comuni che rispettino la dignità
della persona umana. Scelte che siano basate sull'uguaglianza e sulla piena cittadinanza,
con impegni di partenariato e di protezione. La forza di uno Stato si deve basare
sulla credibilità nell'applicazione delle leggi al servizio dei cittadini, senza discriminazione
tra maggioranza e minoranza. Vogliamo vivere in pace e libertà invece di sopravvivere.