Intervento di Mons. Joseph Jules ZEREY, Arcivescovo titolare di Damiata dei Greco-Melkiti,
Vescovo Ausiliare e Protosincello del Patriarcato di Antiochia dei Greco-Melkiti (GERUSALEMME)
Perché molte delle nostre famiglie emigrano? Perché vivono nella tiepidezza, schiacciate
dalle bramosie provenienti soprattutto dai media, dalle pressioni provenienti da ogni
parte, politiche, sociali, materiali, nonché da altre confessioni o religioni? Perché
molti hanno perduto la chiamata a vivere come i primi cristiani che, con gli apostoli,
conducevano una vita evangelica, incentrata su Cristo nella preghiera e nella condivisione? Constato
con forza che molte delle nostre famiglie “sedicenti cristiane” hanno un bisogno vitale
di essere rievangelizzate e di accogliere personalmente il perdono e la misericordia
di Dio, ottenuti attraverso la passione, la morte e la risurrezione di nostro Signore
Gesù Cristo. Da una quarantina d’anni siamo tutti testimoni che lo Spirito Santo
suscita un rinnovamento nella Chiesa dal quale sono nati movimenti e comunità nuovi,
che vivono un dinamismo missionario come i grandi apostoli e i grandi santi (che conosciamo),
che nel corso dei secoli hanno saputo evangelizzare al centro della Chiesa e del mondo. Negli
ultimi anni ho incontrato, nei nostri paesi arabi e in altri paesi, diverse famiglie
che vivono profondamente la loro fede cristiana malgrado le difficoltà enormi della
vita quotidiana. Queste famiglie, animate dalla carità di Cristo, portano la loro
croce con fede e mantengono una speranza contro ogni speranza. Queste famiglie
non possono reggere né saranno missionarie se non attraverso un legame personale,
un amore profondo per Cristo, rafforzato dalla preghiera quotidiana come anche dal
sostegno delle piccole fraternità o comunità parrocchiali, ritrovandosi ogni settimana
intorno alla Parola di Dio. Questi “piccoli Cenacoli” consentiranno loro di vivere
in modo più intenso l’Eucaristia domenicale. Queste famiglie vivono della presenza
in mezzo a loro del Cristo Risorto, che le vivifica con il suo Spirito Santo e le
conduce al Padre. Molto presto a Nazaret verrà costruito un centro internazionale
per la spiritualità della famiglia. Il centro sarà al servizio della Chiesa locale
e della Chiesa universale. Chiedo che possa diffondersi in tutte le città della Terra
Santa, che non aiuti soltanto le famiglie a far fronte ai problemi e alle difficoltà
della vita quotidiana, ma che soprattutto le incoraggi a diventare autentiche famiglie
missionarie, veri focolari di carità e di luce.