2010-10-13 15:09:39

Intervento di Gregorios III LAHAM, Patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti, Arcivescovo di Damasco dei Greco-Melkiti (SIRIA)


La pace, la coesistenza e la presenza cristiana nel mondo arabo sono legate in modo vitale e solido. La presenza cristiana nel mondo arabo è minacciata dai cicli di guerre che si abbattono su questa regione culla del cristianesimo.
La causa principale è il conflitto israelo-palestinese: i movimenti fondamentalisti, il movimento Hamas, Hezbollah sono le conseguenze di questo conflitto come le discordie esterne, la lentezza nello sviluppo, il sorgere dell’odio, la perdita della speranza nei giovani che sono il 60% della popolazione dei paesi arabi.
L’emigrazione dei cristiani. Fra le conseguenze più pericolose del conflitto israelo-palestinese: l’emigrazione che farà della società araba una società di un solo colore, unicamente musulmana di fronte ad una società europea detta cristiana. Se questo accadesse e l’Oriente dovesse svuotarsi dei suoi cristiani, ciò vorrebbe dire che ogni occasione sarebbe propizia per un nuovo scontro delle culture, delle civiltà e anche delle religioni, uno scontro distruttivo fra l’Oriente arabo musulmano e l’Occidente cristiano.
La fiducia fra l’Oriente e l’Occidente. Il ruolo dei cristiani è di creare un clima di fiducia tra l’Occidente e il mondo musulmano per lavorare ad un nuovo Medio Oriente senza guerra.
Appello ai nostri fratelli e concittadini musulmani: per convincere i cristiani a restare, pensiamo che sia necessario rivolgerci ai nostri fratelli musulmani per dire loro con franchezza quali sono le nostre paure: la separazione della religione e dello Stato, l’arabità, la democrazia, nazione araba o nazione musulmana, diritti dell’uomo e leggi che propongono l’islam come unica o principale fonte delle legislazioni che costituiscono un ostacolo all’uguaglianza di questi stessi concittadini davanti alla legge. Vi sono anche i partiti fondamentalisti, l’integralismo islamico, ai quali sono attribuiti atti, di terrorismo, di uccisioni, degli incendi di chiese, di estorsioni, in nome della religione e che, forti del fatto di essere maggioranza, umiliano i loro vicini.
Fare la pace è la grande sfida: è la grande jihad e il grande bene. È la vera vittoria e la vera garanzia per il futuro della libertà, della prosperità e della sicurezza per i nostri giovani, cristiani e musulmani, che sono il futuro delle nostre Patrie.

[00052-01.05] [IN030] [Testo originale: francese]







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