Argentina: la Pastorale sociale della Patagonia per il bene comune e la difesa dei
diritti umani
Si è tenuto nei giorni scorsi a Rawson, provincia di Chubut, nella Patagonia argentina,
l'XI Incontro di Formazione della Pastorale sociale della regione Patagonia-Comahue,
il cui tema principale è stato "Il bene comune e le politiche pubbliche per far sì
che alla tavola della vita ci siano tutti". Alle sessioni - riporta l'agenzia Fides
- hanno partecipato il vescovo coadiutore di Neuquén, mons. Virginio Bressanelli,
in rappresentanza dei vescovi della Patagonia, e i delegati delle diocesi di Neuquén,
di Alto Valle del Rio Negro, di Viedma, di San Carlos de Bariloche, di Comodoro Rivadavia,
di Esquel e di Rio Gallegos. I diversi gruppi della Pastorale sociale hanno affermato
nell’incontro che dinanzi a questa nuova tappa elettorale del Paese (programmate per
agosto 2011), le autorità e i leader politici devono impegnarsi nel servizio al popolo
e non subordinarsi al potere economico delle multinazionali. Hanno anche condannato
l'uccisione di giovani e adolescenti a Bariloche, come esempio di politiche repressive.
Nel documento conclusivo, riportato dall’agenzia Aica, si legge: “Noi non vogliamo
la morte e la mancanza di opportunità per i giovani; l'attività immobiliare e i proprietari
stranieri nella nostra terra; l'inquinamento ambientale e il saccheggio delle risorse
naturali non rinnovabili con i progetti della mega estrazione mineraria; lo sfruttamento
sessuale commerciale di bambini, adolescenti e donne; il traffico della droga”. Aggiunge
il testo: “Abbiamo scelto Gesù per sognare e costruire con i piedi per terra un regno
di giustizia, pace e amore, dove aumentano le mense condivise; rinnoviamo l'opzione
evangelica di continuare a camminare con i poveri, articolando tutti gli sforzi e
le linee pastorali con i gruppi che sono in lotta per il bene comune”. I partecipanti,
nel documento finale, hanno ribadito il loro impegno “nel perseguimento del bene comune,
nella difesa di ogni persona e dell'ambiente come unità di vita, e della terra e dell'acqua
come un bene sociale”, e hanno infine sottolineato la volontà di adoperarsi per la
realizzazione dei diritti umani. (R.P.)