2010-10-13 15:17:24

Aperto a Cuneo il Forum Internazionale sull'ambiente promosso da Greenaccord


Sono oltre 130 i giornalisti provenienti dai cinque continenti che partecipano all’VIII Forum Internazionale promosso dall’Associazione culturale per la Salvaguardia del Creato Greenaccord, che si è aperto oggi a Cuneo fino a sabato. Tema della quattro giorni “Costruire e comunicare un nuovo modello di sviluppo”. Marina Tomarro ha intervistato Andrea Masullo, presidente del Comitato scientifico di Green Accord:RealAudioMP3

R. - In questo Forum noi ci proponiamo di aprire un nuovo ciclo che s’intitola: "People building future”, gente che costruisce il futuro, ed in questo primo anno parliamo di confini e valori per un vivere sostenibile. E’ chiaro che bisogna costruire un nuovo paradigma per il nuovo sviluppo, per traghettare l’umanità verso un futuro migliore, evitando le tragedie e i problemi che gli scienziati ci illustrano in questo periodo, se perseveriamo a continuare su una strada che ormai provoca più danni che benefici.

D. - Ma in che modo i media possono educare la società verso un uso più giusto ed equo dell’ambiente?

R. - Noi assistiamo alla difficoltà da parte della scienza di essere ascoltata dalla politica, e alla difficoltà da parte dei cittadini di comprendere il perché la scienza genera allarme, mentre la politica stenta così tanto a cambiare. E’ fondamentale, allora, il ruolo dei media che metta un po’ di chiarezza e purtroppo in campo ambientale, i media, spesso, si fanno portavoce di allarmi, perché poi fa notizia la catastrofe e questo spaventa la gente e comunque non provoca il cambiamento. Fondamentale, che i media trasmettano il messaggio che viene dagli esperti che abbiamo convocato a Cuneo, che c’è un limite all’utilizzo di quantità crescenti di risorse non rinnovabili, ma non c’è un limite al progresso dell’umanità.

D. - Perché molto spesso si pensa che il progresso non possa andare di pari passo alla sostenibilità ambientale?

R. - Perché c’è una concezione di progresso in termini di consumo. Noi per questo parliamo di confini e valori. L’umanità deve riconoscere i confini ecologici, i confini etici, per continuare a progredire, ma bisogna trovare nuovi valori per orientare il progresso, che guardi alla felicità dell’intera umanità, e non soltanto all’arricchimento di pochi.







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