2010-10-12 14:56:59

Motu Proprio per il Dicastero vaticano della nuova evangelizzazione: annunciare Cristo sempre e dovunque


“La Chiesa ha il dovere di annunciare sempre e dovunque il Vangelo di Gesù Cristo”. Questo l’incipit della Lettera apostolica di Benedetto XVI, in forma di Motu Proprio, che dà vita al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Il servizio di Roberta Gisotti.RealAudioMP3

“Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli”, fedele a questo comando di Gesù la Chiesa, “non si è mai stancata di far conoscere al mondo intero la bellezza del Vangelo”. “Missione evangelizzatrice” - si legge nel documento - “necessaria e insostituibile” per la Chiesa, “espressione della sua stessa natura” e che “ha assunto nella storia forme e modalità sempre nuove a seconda dei luoghi, delle situazioni e dei momenti storici”. Missione oggi chiamata a misurarsi con “il fenomeno del distacco dalla fede”, presso società e culture che da secoli apparivano impregnate dal Vangelo. Le trasformazioni sociali negli ultimi decenni hanno infatti “profondamente modificato la percezione del nostro mondo”, osserva Benedetto XVI. “Tutto ciò non è stato senza conseguenze anche per la dimensione religiosa della vita dell’uomo”. “E se da un lato l’umanità ha conosciuto innegabili benefici” e la Chiesa ha ricevuto ulteriori stimoli per rendere ragione della speranza che porta, dall’altro si è verificata una preoccupante perdita del senso del sacro, giungendo persino a porre in questione quei fondamenti che apparivano indiscutibili, come la fede in un Dio creatore e provvidente, la rivelazione di Gesù Cristo unico salvatore, e la comune comprensione delle esperienze fondamentali dell'uomo quali il nascere, il morire, il vivere in una famiglia, il riferimento ad una legge morale naturale”.

Alla luce delle preoccupazioni già espresse a partire dal Concilio Vaticano II, da Paolo VI e da Giovanni Paolo II, per il “continuo diffondersi dell’indifferentismo, del secolarismo e dell’ateismo”, in particolare nei Paesi del cosiddetto Primo Mondo, Benedetto XVI auspica un nuovo slancio missionario nel mondo contemporaneo, che esige – raccomanda il Papa – “un attento discernimento”, rispetto alla “diversità di situazioni”. Nuova evangelizzazione non significa infatti dover elaborare un’unica formula uguale per tutte le circostanze. L’importante - conclude la Lettera apostolica - è che anzitutto “si faccia profonda esperienza di Dio”. E tra gli articoli istitutivi del Consiglio, che opererà in collaborazione con gli altri Dicasteri e Organismi della Curia romana, si segnala di “approfondire il significato teologico e pastorale della nuova evangelizzazione".







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