Intervento di Mons. Youhannes ZAKARIA, Vescovo di Luxor, Tebe dei Copti (EGITTO)
Il mio resoconto si concentra sulla rinnovazione delle attività missionarie delle
Chiese Orientali, visto che l’Instrumentum Laboris non ha trattato con sufficienza
quest’argomento.
Dall’inizio della storia della Chiesa, i fedeli dell’Oriente
sono stati caratterizzati dallo zelo missionario, e dall’entusiasmo a realizzare il
mandato del Signore, che chiede la predicazione del Vangelo in tutto il mondo.
La
debolezza e la divisione dell’Impero Romano, la violenza dei conflitti nazionali,
l’avversità delle discussioni dogmatiche fra i cristiani, le divisioni della Chiesa
e, successivamente, il dominio arabo e islamico sul Medio Oriente, hanno indebolito
le Chiese Orientali, e hanno condizionato la loro presenza in oriente; e come conseguenza
è venuto meno l'entusiasmo missionario, e si è ridotto lo slancio evangelico, come
dice il numero 20 dell’Instrumentum. Laboris.
Nonostante la Chiesa nel Medio
Oriente, attualmente, sia una minoranza che vive in mezzo ad una maggioranza non cristiana,
e stia combattendo contro il pericolo del proprio tramonto, e stia lottando per conservare
la fede cristiana nei cuori dei suoi fedeli, ma questa Chiesa non deve avere paura,
ne vergogna, e non deve esitare ad obbedire al mandato del Signore, che le chiede
di continuare la predicazione del Vangelo.
Partendo da questo Sinodo, chiedo
alle nostre Chiese Orientali di rinnovare il loro entusiasmo missionario e la loro
attività di predicazione; devono inoltre promuovere la formazione di tutti i loro
figli perché riscoprano la loro vocazione missionaria e li incoraggino a consacrare
con entusiasmo la vita per l’annuncio del Vangelo, partecipando così con i figli della
Chiesa Universale, specialmente della Chiesa Occidentale, al servizio della predicazione
della Parola di Dio in tutto il mondo.