2010-10-12 14:22:02

Bruxelles: seminario della Comece su Cittadinanza e libertà religiosa dei cristiani in Medio Oriente


Una situazione “grave” quella vissuta dalla minoranza cristiana in Medio Oriente (appena il 6% della popolazione) che sta perpetuando la tendenza a emigrare: entrambi questi fattori, inoltre, stanno facendo radicare la convinzione psicologica secondo la quale non ci sia più spazio per i cristiani nell’area. A lanciare l’allarme in merito è Andrea Pacini, consultore della Commissione per i Rapporti con i musulmani presso il Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso al seminario promosso ieri a Bruxelles dalla Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), mentre in Vaticano si svolge il Sinodo per il Medio Oriente. Il tema del seminario, precisa l'agenzia Sir, è stato “La libertà religiosa nel Vicinato europeo: quale ruolo per gli attori religiosi e l’azione esterna dell’Ue?”. Parole forti, in questo contesto, sono state pronunciate anche dal vicepresidente del Parlamento europeo, il vescovo Làszlò Tökés: “L’uomo di Dio non mette in discussione neanche per un momento la libertà di scelta, di coscienza e di religione – ha detto – il diritto alla libertà religiosa è in perfetta sintonia con l’ideale europeo”. Il vicepresidente, inoltre, ha insistito sul ruolo delle personalità religiose pubbliche, che hanno una particolare responsabilità “nel trasformare i valori della democrazia e degli ideali europei di pace sociale nella realtà quotidiana” e ha ricordato che il 75% delle vittime di persecuzioni per motivi religiosi sono cristiani. Anche Pacini, nel suo intervento, ha fatto presente come, nonostante la maggior parte delle Costituzioni degli Stati dell’area mediorientale prevedano la libertà religiosa anche per confessioni minoritarie, questa, di fatto, non sia sempre rispettata, soprattutto in relazione a temi come il matrimonio, la libertà di coscienza e quella di culto. “I cristiani in Medio Oriente vogliono essere dei cittadini, non dei protetti”, ha sostenuto con forza Pacini, che auspica un sempre crescente coinvolgimento della maggioranza islamica su temi che sono “valori fondamentali per la società”. La Comece già la scorsa settimana a Bruxelles si era fatta promotrice di una conferenza sul tema delle persecuzioni contro i cristiani e di un memorandum contenente 11 raccomandazioni indirizzate a Commissione, Parlamento e Consigli d’Europa. Nei prossimi giorni, infine, presenterà alla plenaria dell’Europarlamento una dichiarazione scritta per chiedere che il diritto alla libertà religiosa sia incorporato nelle politiche estere dell’Ue. (R.B.)







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