La Chiesa in India: meno spese militari, più fondi contro la fame
“La Chiesa cattolica in India continuerà a operare senza sosta e a offrire uno specifico
contributo per conseguire gli Obiettivi del Millennio, fissati dalle Nazioni Unite”:
è quanto dice all’agenzia Fides padre Nithiya Sagayam, Segretario esecutivo della
“Commissione Giustizia e Pace” in seno alla Conferenza episcopale dell’India, che
ha pubblicato nei giorni scorsi un nuovo libro dal titolo “La Chiesa e gli Obiettivi
del Millennio”. Il testo ne parla e descrive la situazione indiana alla luce della
dottrina sociale della Chiesa. Alla pubblicazione farà seguito, informa padre Nithiya,
una più vasta “Campagna per gli Obiettivi del Millennio”, attraverso incontri di preghiera
e liturgie su tutto il territorio, e una petizione che inizierà a circolare nelle
parrocchie e fra le istituzioni cristiane, chiedendo al governo indiano la drastica
riduzione delle spese militari e l’aumento degli stanziamenti per combattere nel Paese
la povertà e la fame. “L’India è una nazione che vive un grande squilibrio: da un
lato vi è una crescita economica molto veloce, dall’altro un terzo della sua popolazione
è sotto la soglia di povertà. Per questo la Chiesa indiana ha il dovere di essere
voce profetica, e di essere sempre accanto ai poveri e agli emarginati. L’opera della
Commissione Giustizia e Pace incarna questo spirito”. Infatti la Commissione nei mesi
scorsi ha già lanciato in tutta la federazione indiana la “Campagna per il Diritto
all’alimentazione”, diffondendo pubblicazioni sul tema in 10 fra le lingue più diffuse
in India, nonché materiale foto grafico e video, per sensibilizzare i fedeli, i cristiani
e tutti i cittadini sull’urgenza di interventi a favore dei poveri e degli emarginati,
che costituiscono una larga parte della stessa popolazione indiana. (R.P.)