2010-10-11 17:20:04

Il Pakistan riapre le frontiere ai mezzi Nato


Sembra non avere fine la questione dei mezzi Nato di passaggio dall’Afghanistan al Pakistan: nonostante la riapertura dei varchi, un mistero avvolge la scomparsa di 500 autobotti. Proseguono poi le violenze, oggi una forte scossa di terremoto ha fatto tremare un’area nei pressi di Islamabad ma, pare, senza vittime. Il servizio di Marco Onali:RealAudioMP3

Rimane tesa la situazione in Pakistan, nonostante la riapertura delle frontiere con l’Afghanistan per i mezzi di rifornimento delle truppe Nato. Dopo la pubblicazione di un rapporto congiunto in cui l'organismo atlantico riconosceva la violazione dello spazio aereo pakistano - pur affermando di aver sparato per legittima difesa, e dopo le scuse per il “terribile incidente”, che aveva provocato la morte di tre militari pakistani, da parte dell'ambasciatrice americana in Pakistan - Islamabad ha ieri annunciato la riapertura dei valichi. Le dogane del Paese hanno tuttavia aperto un'inchiesta, su richiesta della Corte suprema, su 500 autobotti e automezzi con rifornimenti per le truppe Nato che, dopo aver lasciato Karachi per dirigersi verso Kandahar, in Afghanistan, non hanno mai raggiunto il punto di frontiera pakistano-afgano di Chaman. Nella stessa regione, fondamentalisti islamici hanno distrutto due scuole elementari per bambine e una scuola elementare per bambini nella zona tribale di Saafi. Secondo fonti pakistane, nel corso di raid aerei americani lo scorso giovedì è rimasto ucciso il consigliere libico di Osama Bin Laden, Atiyatullah Abdel Rahman, sul quale esisteva una taglia di un milione di dollari.








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