2010-10-09 07:44:53

Mons. Bercea: il rimpatrio dei Rom non è la soluzione


”Smantellare i campi dei Rom e offrire loro denaro perché rientrino in Romania non è la soluzione, perché tanto ritorneranno presto. La sola vera soluzione è aiutare i Paesi dell’Est e in particolare la Romania a far funzionare la loro economia e ad integrare queste persone così che non dovranno cercare fortuna all’estero”. Ad affermarlo è mons. Virgil Bercea, vescovo greco-cattolico di Oradea-Mare, in un’intervista rilasciata all’agenzia Apic a margine della recente assemblea generale del Ccee a Zagabria, in cui ha parlato anche delle espulsioni dei Rom dalla Francia. Secondo l’ultimo censimento del 2001 sarebbero 700mila i gitani in Romania, ma in realtà – afferma mons. Bercea - sono molti di più, forse addirittura 2,5 milioni. La maggioranza sono probabilmente ortodossi, ma - ha precisato il presule - non esistono dati certi neanche sulla loro appartenenza religiosa. La Chiesa greco-cattolica segue con sollecitudine questa comunità e non da oggi. “Già ai tempi di mons. Ioan Suciu – dice mons. Bercea – la Chiesa si occupava di loro. Alla fine degli anni Trenta il vescovo (morto nelle carceri comuniste nel 1953) aveva avviato un programma di catechesi per i gitani e celebrava Messe per loro. Dopo l’epoca comunista abbiamo continuato questa attività pastorale. A Blaj, ad esempio, ci sono cinque o sei sacerdoti di origine gitana che lavorano con i Rom”. (L.Z.)







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