2010-10-09 15:24:54

Gioia e speranza in Cile: la trivella raggiunge i 33 minatori intrappolati in miniera


In Cile è stata completata la perforazione del pozzo per raggiungere, a 700 metri di profondità, il luogo dove si trovano intrappolati da due mesi 33 minatori cileni. La notizia è stata segnata dagli applausi dei tecnici che hanno alzato le braccia in segno di vittoria ed è risuonata la sirena del campo. I minatori hanno accolto l'evento con gioia ma anche con serenità. Gli ingegneri hanno spiegato di aver perforato con estrema cautela gli ultimi 4 metri di roccia per evitare il crollo del tunnel. Il ministro delle Risorse minerarie cileno, Lawrence Globorne, ha affermato che quello di oggi è un risultato fondamentale ma che il “lavoro sarà finito solo quando vedremo l'ultimo dei 33 minatori uscire fuori dal giacimento''. Ora si devono decidere gli ultimi passi. La decisione sull'eventuale rivestimento con tubi d'acciaio del pozzo non dovrebbe richiedere molto tempo. Il 'Campamento Esperanza' fuori della miniera è ormai quasi una cittadina con i suoi 1.500 'abitanti', tra i familiari dei 33 minatori, tecnici e autorità impegnati nei soccorsi, e i giornalisti di tutto il mondo, circa 500 di 159 media. Ricordiamo che il 5 agosto scorso un crollo aveva chiuso l'accesso della miniera di oro e rame a San José, nell'estremo nord del Cile, dove erano rimasti bloccati i 33 minatori, tutti cileni tranne un boliviano.

Cina: la comunità internazionale chiede la liberazione di Liu Xiaobo
La Cina protesta e paventa possibili conseguenze sulle relazioni bilaterali con la Norvegia dopo l’assegnazione del Nobel per la pace 2010 allo scrittore dissidente cinese Liu Xiaobo, che sta scontando 11 anni di reclusione in un carcere nel nordest del Paese. Diverse le reazioni da parte della comunità internazionale: il presidente americano Obama e il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon hanno chiesto la sua liberazione, felicitazioni da parte dell’Unione Europea. I media cinesi hanno, invece, completamente ignorato la notizia e secondo un avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani, decine di persone che volevano celebrare l'assegnazione del premio a Liu Xiaobo, sono state fermate dalla polizia cinese. Notizie contrastanti arrivano poi in merito alla moglie del dissidente. Dissidenti e amici della coppia affermano che oggi non sono stati in grado di parlare con la donna che nell'ultimo sms inviato a Radio Free Asia la notte scorsa, aveva detto che stava ''preparando la valigia'' per recarsi accompagnata dalla polizia a Jinzhou, dove è detenuto il dissidente e vincitore del Nobel. Altre fonti affermano che la donna domani incontrerà il marito insieme ad altri familiari.

Liberato giapponese in Cina: si allenta la tensione con Tokyo
Si allenata la tensione nelle relazioni tra Cina e Giappone. È stato, infatti, liberato il quarto e ultimo giapponese detenuto da Pechino per aver filmato zone militari: Sadamu Takahashi, questo è il nome del tecnico che ha potuto far rientro a casa ma solo dopo aver sottoscritto una “dichiarazione di pentimento”. I quattro erano al lavoro per bonificare alcuni territori cinesi dalle armi chimiche lasciate nella seconda guerra mondiale dal Giappone ed erano stati fermati nelle settimane di tensione fra Pechino e Tokyo per la vicenda del capitano del peschereccio cinese incarcerato dai giapponesi.

Medio Oriente
Duro colpo da parte israeliana contro il braccio armato di Hamas con l'uccisione avvenuta vicino ad Hebron di due leader delle brigate Ezzedin al Qassam. Una situazione che accresce ulteriormente la tensione in tutta la regione dopo lo stallo nelle trattative israelo-palestinesi, arenatesi sulla fine della moratoria alle costruzioni nelle colonie di Cisgiordania. Argomento quest’ultimo, che è stato al centro del summit di ieri in Libia dei ministri degli Esteri della Lega Araba, che hanno deciso di sostenere la scelta dell'Autorità Nazionale Palestinese di sospendere i colloqui e di concedere un altro mese a Washington per dare nuovo slancio ai negoziati diretti tra israeliani e palestinesi, prima che vengano assunte altre decisioni.

In Pakistan nuovo attacchi ai mezzi della Nato
In Pakistan proseguono gli attacchi contro i mezzi di rifornimento delle truppe Nato diretti in Afghanistan: nella notte 29 autobotti provenienti da Karachi e diretti a Kandahar sono state incendiate. “Tra i 15 e i 20 aggressori”, ha dichiarato l'amministratore civile del distretto, Abdul Mateen, “hanno raggiunto l'hotel Sarawan dove erano parcheggiati i camion e hanno aperto il fuoco, lanciando razzi contro i veicoli”. E non accennano a fermarsi anche i raid missilistici statunitensi contro le roccaforti talebane: almeno nove sospetti militanti islamici sono stati uccisi nella notte da un velivolo senza pilota americano nella regione nord occidentale del Waziristan.

In Ungheria rischio di una nuova fuoriuscita di fanghi
Ancora critica la situazione in Ungheria dopo la fuoriuscita di fanghi tossici da uno stabilimento di smaltimento di alluminio lo scorso 5 ottobre. Un comunicato ufficiale del governo ha, infatti, annunciato la presenza di crepe su un muro di contenimento dello stabilimento che potrebbero cedere, riversando ulteriori quantità di fanghiglia tossica. Il premier ha poi dichiarato che la tragedia, che ha già provocato sette vittime e distrutto l’ecosistema della zona circostante, “poteva essere evitata e saranno, pertanto, presi i più seri provvedimenti”, ma che comunque al momento non è a rischio l’ecosistema del Danubio, in cui si sono riversati i fanghi, dissolvendosi. Il WWF, che avverte della potenziale pericolosità di altri siti di smaltimento che versano nelle stesse condizioni, aveva individuato già tre mesi fa delle crepe nella diga di contenimento dei fanghi e chiesto un intervento tempestivo.

Fmi
Le decisioni della Cina in merito alla rivalutazione dello yuan restano al centro del dibattito economico mondiale. Oggi la questione del tasso dei cambi è affrontata a Washington dalla riunione degli Stati membri del Fondo Monetario Internazionale. Si cerca una posizione comune, anche alla luce delle misure protezioniste varate in questi giorni dagli Stati Uniti.

Francia
In Francia il Senato ha dato il suo via libera all’innalzamento dell’età pensionabile, da 60 a 62 anni. Il testo dovrebbe essere approvato entro fine mese. Dura opposizione da parte dei sindacati che hanno proclamato uno sciopero generale per martedì prossimo e una nuova manifestazione di piazza per il 16 ottobre.

Sparatoria in una scuola elementare americana: due i bambini feriti
Nuovo episodio di violenza in una scuola negli Stati Uniti. A Carlsbad, in California, due uomini hanno fatto irruzione in una scuola elementare alzando il fuoco contro gli scolari: due i bambini feriti. L’istituto è stato evacuato mentre i 450 genitori sono stati accolti in un giardino vicino alla struttura. Lo sceriffo di San Diego ha riferito che è stato chiesto l'intervento degli artificieri dopo il ritrovamento di un pacco sospetto, tuttavia ancora sconosciute le cause del gesto, nonostante l’arresto di uno dei due uomini. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e Marco Onali)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 282

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