Gioia e speranza in Cile: la trivella raggiunge i 33 minatori intrappolati in miniera
In Cile è stata completata la perforazione del pozzo per raggiungere, a 700 metri
di profondità, il luogo dove si trovano intrappolati da due mesi 33 minatori cileni.
La notizia è stata segnata dagli applausi dei tecnici che hanno alzato le braccia
in segno di vittoria ed è risuonata la sirena del campo. I minatori hanno accolto
l'evento con gioia ma anche con serenità. Gli ingegneri hanno spiegato di aver perforato
con estrema cautela gli ultimi 4 metri di roccia per evitare il crollo del tunnel.
Il ministro delle Risorse minerarie cileno, Lawrence Globorne, ha affermato che quello
di oggi è un risultato fondamentale ma che il “lavoro sarà finito solo quando vedremo
l'ultimo dei 33 minatori uscire fuori dal giacimento''. Ora si devono decidere gli
ultimi passi. La decisione sull'eventuale rivestimento con tubi d'acciaio del pozzo
non dovrebbe richiedere molto tempo. Il 'Campamento Esperanza' fuori della miniera
è ormai quasi una cittadina con i suoi 1.500 'abitanti', tra i familiari dei 33 minatori,
tecnici e autorità impegnati nei soccorsi, e i giornalisti di tutto il mondo, circa
500 di 159 media. Ricordiamo che il 5 agosto scorso un crollo aveva chiuso l'accesso
della miniera di oro e rame a San José, nell'estremo nord del Cile, dove erano rimasti
bloccati i 33 minatori, tutti cileni tranne un boliviano.
Cina: la comunità
internazionale chiede la liberazione di Liu Xiaobo La Cina protesta e paventa
possibili conseguenze sulle relazioni bilaterali con la Norvegia dopo l’assegnazione
del Nobel per la pace 2010 allo scrittore dissidente cinese Liu Xiaobo, che sta scontando
11 anni di reclusione in un carcere nel nordest del Paese. Diverse le reazioni da
parte della comunità internazionale: il presidente americano Obama e il segretario
generale dell’Onu Ban Ki-moon hanno chiesto la sua liberazione, felicitazioni da parte
dell’Unione Europea. I media cinesi hanno, invece, completamente ignorato la notizia
e secondo un avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani, decine di persone
che volevano celebrare l'assegnazione del premio a Liu Xiaobo, sono state fermate
dalla polizia cinese. Notizie contrastanti arrivano poi in merito alla moglie del
dissidente. Dissidenti e amici della coppia affermano che oggi non sono stati in grado
di parlare con la donna che nell'ultimo sms inviato a Radio Free Asia la notte scorsa,
aveva detto che stava ''preparando la valigia'' per recarsi accompagnata dalla polizia
a Jinzhou, dove è detenuto il dissidente e vincitore del Nobel. Altre fonti affermano
che la donna domani incontrerà il marito insieme ad altri familiari.
Liberato
giapponese in Cina: si allenta la tensione con Tokyo Si allenata la tensione
nelle relazioni tra Cina e Giappone. È stato, infatti, liberato il quarto e ultimo
giapponese detenuto da Pechino per aver filmato zone militari: Sadamu Takahashi, questo
è il nome del tecnico che ha potuto far rientro a casa ma solo dopo aver sottoscritto
una “dichiarazione di pentimento”. I quattro erano al lavoro per bonificare alcuni
territori cinesi dalle armi chimiche lasciate nella seconda guerra mondiale dal Giappone
ed erano stati fermati nelle settimane di tensione fra Pechino e Tokyo per la vicenda
del capitano del peschereccio cinese incarcerato dai giapponesi.
Medio Oriente Duro
colpo da parte israeliana contro il braccio armato di Hamas con l'uccisione avvenuta
vicino ad Hebron di due leader delle brigate Ezzedin al Qassam. Una situazione che
accresce ulteriormente la tensione in tutta la regione dopo lo stallo nelle trattative
israelo-palestinesi, arenatesi sulla fine della moratoria alle costruzioni nelle colonie
di Cisgiordania. Argomento quest’ultimo, che è stato al centro del summit di ieri
in Libia dei ministri degli Esteri della Lega Araba, che hanno deciso di sostenere
la scelta dell'Autorità Nazionale Palestinese di sospendere i colloqui e di concedere
un altro mese a Washington per dare nuovo slancio ai negoziati diretti tra israeliani
e palestinesi, prima che vengano assunte altre decisioni.
In Pakistan nuovo
attacchi ai mezzi della Nato In Pakistan proseguono gli attacchi contro i mezzi
di rifornimento delle truppe Nato diretti in Afghanistan: nella notte 29 autobotti
provenienti da Karachi e diretti a Kandahar sono state incendiate. “Tra i 15 e i 20
aggressori”, ha dichiarato l'amministratore civile del distretto, Abdul Mateen, “hanno
raggiunto l'hotel Sarawan dove erano parcheggiati i camion e hanno aperto il fuoco,
lanciando razzi contro i veicoli”. E non accennano a fermarsi anche i raid missilistici
statunitensi contro le roccaforti talebane: almeno nove sospetti militanti islamici
sono stati uccisi nella notte da un velivolo senza pilota americano nella regione
nord occidentale del Waziristan.
In Ungheria rischio di una nuova fuoriuscita
di fanghi Ancora critica la situazione in Ungheria dopo la fuoriuscita di fanghi
tossici da uno stabilimento di smaltimento di alluminio lo scorso 5 ottobre. Un comunicato
ufficiale del governo ha, infatti, annunciato la presenza di crepe su un muro di contenimento
dello stabilimento che potrebbero cedere, riversando ulteriori quantità di fanghiglia
tossica. Il premier ha poi dichiarato che la tragedia, che ha già provocato sette
vittime e distrutto l’ecosistema della zona circostante, “poteva essere evitata e
saranno, pertanto, presi i più seri provvedimenti”, ma che comunque al momento non
è a rischio l’ecosistema del Danubio, in cui si sono riversati i fanghi, dissolvendosi.
Il WWF, che avverte della potenziale pericolosità di altri siti di smaltimento che
versano nelle stesse condizioni, aveva individuato già tre mesi fa delle crepe nella
diga di contenimento dei fanghi e chiesto un intervento tempestivo.
Fmi Le
decisioni della Cina in merito alla rivalutazione dello yuan restano al centro del
dibattito economico mondiale. Oggi la questione del tasso dei cambi è affrontata a
Washington dalla riunione degli Stati membri del Fondo Monetario Internazionale. Si
cerca una posizione comune, anche alla luce delle misure protezioniste varate in questi
giorni dagli Stati Uniti.
Francia In Francia il Senato ha dato il
suo via libera all’innalzamento dell’età pensionabile, da 60 a 62 anni. Il testo dovrebbe
essere approvato entro fine mese. Dura opposizione da parte dei sindacati che hanno
proclamato uno sciopero generale per martedì prossimo e una nuova manifestazione di
piazza per il 16 ottobre.
Sparatoria in una scuola elementare americana:
due i bambini feriti Nuovo episodio di violenza in una scuola negli Stati Uniti.
A Carlsbad, in California, due uomini hanno fatto irruzione in una scuola elementare
alzando il fuoco contro gli scolari: due i bambini feriti. L’istituto è stato evacuato
mentre i 450 genitori sono stati accolti in un giardino vicino alla struttura. Lo
sceriffo di San Diego ha riferito che è stato chiesto l'intervento degli artificieri
dopo il ritrovamento di un pacco sospetto, tuttavia ancora sconosciute le cause del
gesto, nonostante l’arresto di uno dei due uomini. (Panoramica internazionale a
cura di Marco Guerra e Marco Onali)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LIV no. 282
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