2010-10-08 14:42:43

Il cardinale Tauran: un Sinodo per incoraggiare i cristiani a restare nella Terra della Rivelazione


Parteciperà al Sinodo per il Medio Oriente anche il cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Hélène Destombes lo ha intervistato:RealAudioMP3

R. – Cette assemblée spéciale du Synode a pour but …
Questa assemblea speciale del Sinodo ha lo scopo di incoraggiare i cristiani perché restino in queste terre, perché sarebbe drammatico che questa regione, che è la Terra della Rivelazione, rimanesse spopolata dei discendenti della prima comunità cristiana di Gerusalemme! Ho sempre detto che è necessario che i cristiani del Medio Oriente comprendano che sono stati “piantati” da Dio in questa regione del mondo affinché qui potessero fiorire. E’ un’immagine veramente bella, ma la realtà è molto più difficile. Per questo, devono sentire la solidarietà della Chiesa universale, ed è questo che il Sinodo vuole esprimere con la presenza del Papa e dei suoi collaboratori … E poi, bisogna guardare all’avvenire. E per fare questo, bisogna passare dalla paura dell’altro alla paura “per” l’altro, bisogna passare dalla diffidenza al benvolere in modo che gli interessi legittimi dell’altro diventino i nostri interessi legittimi. Non è sufficiente la tolleranza: deve prevalere la carità, l’amicizia. Perché se facciamo parte della famiglia umana, in una famiglia non ci si limita a “tollerare” un fratello o una sorella: li si ama!

D. – E mentre in queste ultime settimane si moltiplicano le minacce di attacchi terroristici in Europa, questo messaggio di pace, questo messaggio di ascolto dell’altro diventa ancora più importante…

R. – Je dirais que oui, parce que comment peut-on envisager l’avenir si tous les …
Direi proprio di sì! Infatti, come si può pensare di guardare al futuro se tutti i problemi sono risolti con la forza delle armi? Non è degno dell’Uomo! Noi abbiamo – come ripeto spesso – un arsenale giuridico di Convenzioni che consente di risolvere qualsiasi problema, senza colpo ferire. E’ sufficiente applicare i testi che sono stati firmati. Spero, dunque, che il Sinodo possa incoraggiare questa lettura delle cose, in modo che qualsiasi atto possa avere un supporto giuridico che è patrimonio comune, ce l’hanno tutti i Paesi del mondo, a parte qualche rara eccezione. Questo Sinodo dovrà risvegliare la fiducia in Dio e nell’uomo.

D. – Il conflitto israelo-palestinese cristallizza tutte le tensioni. Cosa dirà il Sinodo su questo tema?

R. – Je crois qu’un des pièges de ce Synode ce serait de s’attarder sur l’analyse …
Credo che una trappola di questo Sinodo potrebbe essere quella di attardarsi sull’analisi della situazione socio-politica, perché lo scopo di questa assemblea è – come è stato specificato – pastorale. Non risolveremo certo i problemi del Medio Oriente, non faremo un’analisi socio-politica, perché non è questo il nostro scopo. Ovviamente, la mancata risoluzione della crisi israelo-palestinese influisce molto sui lavori del Sinodo, come influisce molto sulla vita quotidiana della gente in quella regione. Ma credo che sia importante che gli uni e gli altri comprendano che se si continua così, con questa specie di guerra di logoramento, alla fine perderanno tutti! Giovanni Paolo II diceva sempre: “La guerra è una sconfitta per l’umanità”, di qualunque guerra si tratti, perché è la sintesi di tutti i mali!. Per questo i credenti, che predicano la fratellanza – e non mi riferisco soltanto ai cristiani – hanno una responsabilità particolare, perché non si può essere gli uni senza gli altri, e ancor meno gli uni contro gli altri. Dico spesso ai miei interlocutori: “Io ho 67 anni. Prendete un palestinese o un israeliano della mia età, che potrebbero morire domani: non avranno mai conosciuto un giorno di pace!”. E questa è una considerazione tragica, perché è la negazione stessa di uno dei diritti fondamentali della persona umana: vivere in pace sulla terra.

D. – Le Chiese d’Oriente hanno ciascuna la propria particolarità: quale sarà il loro futuro?

R. – L’Eglise est l’avenir! Les communautés, elles passent …
La Chiesa è futuro! Le comunità attraversano alti e bassi, ma credo che sia in atto un rinnovamento. Quello che mi ha colpito nei Lineamenta del Sinodo è che i fedeli chiedono ai loro preti ed ai loro vescovi di essere per loro un modello, dei padri, e credo che questo sia sintomatico della fiducia e della grande stima che hanno nei riguardi dei loro pastori.

D. – E’ il messaggio che Benedetto XVI ha lanciato a più riprese …

R. – Voilà … oui! La cohérence chrétienne dans le monde non chrétien …
Certamente! E’ la coerenza cristiana nel mondo non cristiano: noi dobbiamo essere fonti di luce, una luce che risplende nelle tenebre. Come diceva San Pietro: nelle tenebre, noi siamo la luce.







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