2010-10-08 15:31:08

Centro civico inaugurato ad Onna grazie all'intervento della Germania


E’ stato inaugurato ieri ad Onna, alle porte dell’Aquila, il primo edificio di aggregazione sociale permanente costruito dopo il sisma del 6 aprile 2009; nella circostanza, l’ambasciatore tedesco in Italia, Michael Gerdts, ha consegnato le chiavi di “Casa Onna” al sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. L’ambasciata tedesca a Roma si è infatti mobilitata per reperire fondi da destinare alla struttura a disposizione dell’intera comunità. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Una sala multifunzionale, quattro sale riunioni, un internet point, ampio foyer, locali di servizio e un piccolo auditorium per incontri e convegni: tutto questo è “Casa Onna”. L’edificio risponde ai criteri di alta sicurezza antisimica e ai più innovativi sistemi della bioedilizia, ma anche ai suggerimenti della cittadinanza che ha voluto aggiungere elementi che evocano memoria e tradizione di un territorio che attinge al proprio passato per alimentare la speranza nel presente. Il significato di questo evento è racchiuso nelle parole vescovo ausiliario dell'Aquila, mons. Giovanni D’ercole, presente all’inaugurazione e intervistato dal collega della redazione di lingua tedesca, Stefan von Kempis:

“Qui ad Onna, dove c’è stato uno dei disastri più grandi causati dal terremoto, sono tanti i segni della rinascita. ‘Casa Onna’ sta ad indicare veramente una grande speranza: l’inizio della ripresa di questa cittadina e la collaborazione con i tedeschi - che è stata intensa fin dall’inizio - hanno dimostrato una solidarietà internazionale che noi vorremmo si estendesse a tutta L’Aquila, a tutto il territorio dell’Aquila”.

Non meno importante l’enfasi attribuita dalle autorità civili, rappresentate dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente:

“Questa è una cosa che resterà, che verrà tramandata alle generazioni successive. La cosa importante, però, è che sostituisce la vecchia scuola, che era diventata il centro civico e dove si svolgeva la vita: gli anziani giocavano a carte, c’era una biblioteca, si facevano le feste dei bambini e si facevano anche gli incontri politici. Era il cuore. Onna riparte definitivamente ricostruendosi il cuore, la culla di questa comunità”.

E non è un caso che gli sforzi per il lento ritorno alla normalità vedano in prima linea la Germania, che si concentrata subito dopo il sisma sul borgo di Onna - dove si era compiuta la strage nazista dell’11 giugno 1944 – in omaggio alle vittime dell’eccidio e nel segno della riconciliazione e della solidarietà davanti al dramma del terremoto. Su questo aspetto sentiamo ancora il primo cittadino capoluogo abruzzese:

“ E’ anche il segno di questa grande generosità del governo tedesco come anche dei cittadini tedeschi. Onna fu sede di un momento drammatico della storia europea, di un momento drammatico dei rapporti tra questi due popoli. Oggi Onna diventa il segno di questa nuova Europa, di questo grande affetto fra i popoli europei”.







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