2010-10-07 08:20:17

Visita apostolica in Irlanda: incontri preparatori a Roma


Si sono conclusi ieri a Roma gli incontri preparatori per la visita apostolica in Irlanda, decisa in seguito allo scandalo degli abusi sui minori da parte di esponenti del clero. Martedì scorso, il prefetto e il segretario della Congregazione per i Vescovi e rappresentanti della Santa Sede hanno incontrato i visitatori apostolici nominati dal Papa per la loro missione nelle quattro arcidiocesi irlandesi: il cardinale Cormac Murphy-O'Connor, arcivescovo emerito di Westminster; il cardinale Seán P. O'Malley, arcivescovo di Boston; mons. Thomas C. Collins, arcivescovo di Toronto; mons. Terrence T. Prendergast, arcivescovo di Ottawa. “Memori del tragico abuso di minori verificatosi in Irlanda – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana – i partecipanti hanno discusso gli aspetti particolari di questa importante visita. Pastorale nella sua natura, la visita – si afferma – intende aiutare la Chiesa locale nel suo cammino di rinnovamento ed essere un segno del desiderio del Santo Padre, come Successore di Pietro, di offrire la sua pastorale sollecitudine per la Chiesa in Irlanda. I visitatori presteranno particolare attenzione alle vittime degli abusi e alle loro famiglie, ma incontreranno e ascolteranno anche altre persone, come autorità ecclesiastiche, fedeli laici e quanti sono coinvolti nella cruciale opera di salvaguardia dei bambini”.

Ieri, il cardinale Seán B. Brady, arcivescovo di Armagh, mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino, mons. Dermot Clifford, arcivescovo di Cashel e Emly, e mons. Michael Neary, arcivescovo di Tuam, hanno celebrato la Santa Messa dello Spirito Santo con i visitatori e i superiori della Congregazione per i Vescovi e della Segreteria di Stato. Il successivo incontro, segnato da "calore fraterno e collaborazione reciproca", ha riassunto le discussioni del giorno precedente, concentrandosi sulla organizzazione della visita apostolica e sulle arcidiocesi coinvolte. “Tutti i partecipanti – conclude il comunicato - sperano che questo impegno significativo possa essere uno strumento di purificazione e di guarigione per la Chiesa in Irlanda e aiuti a contribuire a ripristinare la fiducia e la speranza dei fedeli” in questo Paese.







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