Mons.Kondrusiewicz: rinnovamento spirituale per superare la crisi demografica
e familiare in Europa
Si è conclusa nei giorni scorsi a Zagabria l’assemblea plenaria del Consiglio delle
Conferenze episcopali d’Europa, incentrato sul tema “Demografia e famiglia in Europa”.
I vescovi hanno analizzato la crisi demografica e della famiglia nel Vecchio continente,
da addurre a una profonda crisi morale e soprattutto spirituale, che caratterizzano
la società di oggi. Ariana Anic, del programma croato della nostra emittente,
ne ha parlato con mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo di Minsk-Mohilev:
R. – Mi ricordo
quanto io sono nato in Bielorussia, al tempo dell'Unione Sovietica, non c'erano sacerdoti.
Nel mio paesino le Chiese erano sempre aperte e ogni domenica tutti andavamo in Chiesa.
Non c’era la Santa Messa e qualcuno poteva dire: a che scopo? Ma lo scopo era grande.
Il bambino cresceva sapendo che la domenica è “Dies Dominica”, il giorno del Signore.
Quando racconto queste cose, alcuni dicono: ma oggi c’è un’altra situazione, un altro
clima. Sì, ma si deve capire questo: se nelle famiglie non ci sarà lo spirito della
preghiera, non ci sarà lo spirito della Domenica, della vera Domenica, della vera
fede con cui si può superare la crisi demografica e della famiglia.
D.
- Quali sono le preoccupazioni della Chiesa nei confronti della famiglia e in che
modo la Chiesa oggi può sostenerla?
R. – I vescovi di tutti i Paesi
dell’Europa sono molto preoccupati per la crisi della famiglia. Oggi tutti dicono:
si vede, viviamo nel tempo dell’inverno demografico. Oggi proviamo a trovare qualche
strada per risolvere il problema. Ci sono tante proposte, c’è l’aiuto finanziario
dello Stato per le famiglie, l’educazione degli sposi alla responsabilità per il futuro.
Ma mi pare che dobbiamo toccare un altro problema: la causa della crisi, anche della
crisi delle famiglie, della crisi demografica, è la crisi morale. La Chiesa deve rafforzare
la sua attività per educare la gente a non vivere solo secondo le norme della legge,
dell’economia, della politica, non solo a preoccuparsi delle cose sociali, ma a ritornare
a vivere secondo i principi del Vangelo.
D. – Quali sfide le famiglie
europee devono affrontare nella società di oggi?
R. – Le sfide delle
famiglie sono le stesse in tutta l’Europa. Il centro deve essere la vita spirituale,
senza questa vita spirituale non vedo come risolvere il problema anche nel mio Paese.
Nel campo delle famiglie, nel campo demografico, lavoriamo insieme con le Chiese ortodosse
e abbiamo buonissimi rapporti.