2010-10-07 15:29:04

Attacco alla sede Cisl. Bonanni: vogliono neutralizzare la nostra autonomia


Unanime solidarietà dal mondo politico italiano nei confronti della Cisl all’indomani degli attacchi subiti alla sede nazionale del sindacato a Roma. Ieri mattina, esponenti di un gruppo non identificato, che si firma “Action diritti in movimento”, avevano imbrattato gli uffici con uova e vernice rossa e lanciato alcuni fumogeni. L’episodio, su cui indaga ora la Digos, è solo l’ultimo di una serie di attacchi e contestazioni che di recente hanno avuto come obiettivo la Cisl, accusata di eccessiva condiscendenza nei confronti del governo e della dirigenza della Fiat, in un momento cruciale per decisioni che riguardano l’occupazione e i diritti dei lavoratori. Che cosa sta succedendo, dunque, all’interno delle forze sindacali? Luca Collodi lo ha chiesto al segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni:00:02:02:76
 
R. – Sta succedendo che taluni vogliono neutralizzare la nostra autonomia e la nostra libertà, la libertà di un’organizzazione con quattro milioni e mezzo di iscritti. Non si vuole fare esercitare questa libertà e questa autonomia, e non solo da parte di alcuni facinorosi. Non mi preoccupano tanto loro, mi preoccupa il clima che si crea prima, quando la mia organizzazione non dovrebbe essere libera di trattare i fatti che riguardano la sua vocazione - quella di fare accordi per milioni di lavoratori, per esempio in questo caso assieme alla Uil - perché c’è un’altra che non è d’accordo. Oppure, che non dovrebbe affermare che non esistono governi amici e governi nemici e questo poi, qualora si arrivi ad accordi, comporta che qualcuno ti dice che tu in questo modo invalidi la Costituzione.

 
D. – Oggi, sul quotidiano Repubblica, Guglielmo Epifani dice: siamo pronti a punire chi sbaglia, ma non prendiamo lezioni da nessuno …

 
R. – Che Epifani dica che punirà chi sbaglia nella sua organizzazione è un fatto positivo. Però, mi permetto di dire che farebbe bene a ritornare indietro con la moviola e rivedersi tutti i cartelli che ingiuriavano la Cisl per dire ai suoi che quelle cose sono sbagliate e sono il carburante per accendere situazioni nelle quali potrebbero inserirsi elementi davvero molto pericolosi. Io voglio molto bene all’unità di tutte le associazioni dei sindacati, perché questo fa il bene del Paese, dell’Italia. Ma una unità che nega il pluralismo credo che non serva. Serve, invece, far evolvere culturalmente e politicamente e nei rapporti la cultura del rispetto di ciascuna posizione, in un Paese dove la classe politica, per la verità, si comporta al contrario lanciando accuse tutti i giorni e smarrendo anche il senso della responsabilità.
 







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