2010-10-06 15:50:57

Tribunale rinvia alla Consulta la Legge 40 sulla fecondazione artificiale


Italia. Il Tribunale di Firenze ha rinviato alla Consulta la Legge 40 per la parte che vieta la fecondazione eterologa, giudicata incostituzionale perché lederebbe il diritto alla salute e i diritti fondamentali dell'uomo sanciti dalla Carta. Lo rende noto uno degli avvocati della coppia fiorentina che ha fatto ricorso dopo che un centro per la procreazione assistita ha negato loro la fecondazione eterologa perché espressamente vietata dall'articolo 4 della Legge 40. La coppia – spiega il legale - ha fatto valere il contenuto di una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, emessa nell'aprile del 2010: “la Corte di Strasburgo ha condannato l'Austria a risarcire il danno ad una coppia e ad eliminare il divieto di fecondazione eterologa contenuto in una legge analoga a quella italiana". Il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, ha affermato che "è ormai evidente che nei confronti della Legge 40 c'è un attacco di alcuni tribunali. Non su punti marginali ma puntando alla struttura della legge per smontarla. Si dica che si vuole tornare al Far West". "Si vuole così colpire la volontà popolare - ha quindi aggiunto - perché tra l'altro, l'eterologa era uno dei punti sottoposti al voto referendario". Anche per l'Associazione Scienza e Vita si tratta di un ''ennesimo tentativo di stravolgere e delegittimare la Legge 40''. ''Il ricorso alla fecondazione artificiale eterologa - dichiara l’Associazione - significa la costituzione di una cooperativa genitoriale, con l'immediata separazione tra identità biologica, identità sociale e naturale di un figlio. Il divieto di ricorrere alla fecondazione artificiale eterologa risponde a questo elementare criterio di riferimento''.








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