Il patriarca Twal: l’uomo non è capace di comprendere pienamente se stesso senza Gesù
Il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal ha presieduto ieri, nella chiesa di
San Salvatore di Gerusalemme la Messa di inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Istituto
Biblico Francescano e dei Seminari Teologici (francescano e salesiano) della Città
Santa. Il patriarca ha celebrato l’Eucaristia dedicata allo Spirito Santo ed ha incoraggiato
docenti e studenti ad un rinnovato impegno di studio e di conversione assicurando
la sua personale preghiera e benedizione. “Oggi più che mai, avvertiamo il bisogno
urgente di una formazione adeguata per poter affrontare le sfide del nostro mondo
moderno – ha detto nella sua omelia il patriarca –. Nell’odierna società, dove la
conoscenza diventa sempre più specializzata e settoriale, ma è profondamente segnata
dal relativismo, diventa ancora più necessario aprirsi alla ‘sapienza’ che viene dal
Vangelo. L’uomo infatti – ha proseguito – non è capace di comprendere pienamente se
stesso e il mondo senza Gesù Cristo: Lui solo illumina la sua vera dignità, la sua
vocazione, il suo destino ultimo e apre il cuore ad una speranza che non viene meno”.
Il patriarca ha inoltre ricordato quanto affermato dal Papa nel corso della sua recente
visita in Inghilterra per la beatificazione di John Henry Newman, sottolineando che
“non vi può essere separazione tra ciò che crediamo e il modo con cui viviamo la nostra
esistenza” e che “solo quando la verità viene accolta non solo come ‘atto intellettuale’
ma come ‘dinamica spirituale che penetra sino alle più intime fibre del nostro essere’,
la fede cristiana può realmente ‘portare frutto nella trasformazione del nostro mondo’”.
Intanto, il vicario patriarcale latino per Israele mons. Giacinto Boulos, ha ultimato
in questi giorni l’annuale visita pastorale nelle scuole del patriarcato latino in
Galilea: la scuola di Reneh, con 90 maestri e 1200 studenti; la scuola di Jaffa di
Nazareth, con 35 maestri e 800 studenti; la scuola di Rameh, con 45 maestri e 600
studenti; la scuola materna di Shefaamer; la scuola materna del Rosario a Haifa. In
ogni scuola, come riferisce il sito del patriarcato www.lpj.org, mons. Boulos ha incontrato
parroci, religiose e insegnanti e ha ribadito i tre principi sui quali si fonda l’attività
educativa: formare l’uomo, l’uomo istruito, l’uomo istruito credente. Mons. Boulos
ha inoltre insistito sulla necessità che le scuole del patriarcato, culturalmente
buone, rimangano “pastorali” cioè a servizio della missione della Chiesa, ha parlato
del prossimo”Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente” che si svolgerà a Roma dal 10
al 24 di questo mese e il cui Instrumentum laboris dà grande spazio alla scuola, ed
ha invitato i maestri a scrivere dei contributi per il Sinodo da far pervenire tramite
i vescovi che vi prenderanno parte. (T.C.)