2010-10-05 15:46:58

Incontro di preghiera ecumenico in Nigeria, dopo il sanguinoso attentato nella capitale


Si è tenuto lo scorso 3 ottobre ad Abuja, capitale della Nigeria, un incontro ecumenico di preghiera. Ad ospitare la celebrazione il Centro ecumenico nazionale. L’incontro, organizzato da tempo per i 50 anni dell’indipendenza del Paese, si è poi trasformato in una Veglia di preghiera per le vittime dell’attentato, che ha insanguinato le parate organizzate per l’anniversario. A riferirlo all’agenzia Fides lo stesso mons. John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, il quale ha sottolineato come, per la prima volta nel Paese, ad una Veglia di preghiera, oltre ai leader della Christian Association of Nigeria, (CAN), abbiano preso parte anche esponenti del mondo politico, tra cui il presidente Goodluck Jonathan. Severa la condanna del presule nei confronti dell’attentato: “Attendiamo gli esiti delle indagini. Vogliamo capire quello che è successo”, ”speriamo - ha aggiunto - che vi sia un’indagine seria e che non rimangano zone d’ombra su questo attentato" e "che questo episodio, pur doloroso non comprometta la pace nazionale”. Il presidente Jonathan ha intanto accusato dell’esplosione, che ha provocato 12 vittime, un piccolo gruppo residente fuori la Nigeria che è stato però pagato da qualcuno all’interno del Paese, smentendo l’appartenenza degli attentatori al gruppo dei ribelli per l’emancipazione del delta del Niger, meglio noti come Mend. Secondo il capo di Stato, infatti, gli attentatori avrebbero usato il nome Mend solo per nascondersi. (M.O.)







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