2010-10-04 16:05:51

L'Europa alza la guardia contro il pericolo terrorismo


Resta alto l’allarme terrorismo per gli stranieri in Europa. Dopo gli Stati Uniti anche il Giappone oggi ha diramato l’allerta rivolto ai suoi concittadini. Il pericolo maggiore, secondo l’intelligence americana, sarebbe a Parigi e Berlino, ma anche le altre capitali europee non sarebbero al sicuro da eventuali attacchi. La lista dei possibili obiettivi, che comprende luoghi turistici e mezzi di trasporto pubblici, sarebbe stata resa nota da un cittadino tedesco-pachistano detenuto nel carcere di Bàgram, in Afghanistan. Attenzione massima a Parigi, Berlino e Londra ma nessuna misura straordinaria sul fronte della sicurezza. Su questa nuova minaccia Stefano Leszczynski ha intervistato Emanuele Schibotto, coordinatore della rivista di Geopolitica e Relazioni Internazionali Equilibri.net:RealAudioMP3

R. - Negli ultimi 10 anni effettivamente la minaccia terroristica ha preso più forza, chiaramente dopo l’11 settembre ma c’erano segnali ben precedenti all’11 settembre. Ma c’è anche un grande interesse mediatico, se vogliamo, quindi anche una sovraesposizione mediatica al fenomeno del terrorismo.

D. - Ecco, tuttavia, l’allarme arriva in una forma molto attendibile e viene anche presa molto sul serio dai governi europei …

R. - La minaccia è seria. È seria perché il terrorismo cerca di colpire l’Europa perché, evidentemente, può essere un bersaglio più facile, se vogliamo, rispetto agli Stati Uniti; può essere più facile perché le misure di sicurezza sono certamente molto elevate ma l’Europa non è un’entità unica. Ad esempio, non esiste ancora una banca dati completa sul terrorismo.

D. - A rendere un po’ indefinita la minaccia c’è anche il fatto che è cambiata un pò la dislocazione geografica delle centrali del terrore …

R. - Senz’altro. Rimane l’Afghanistan, chiaramente, c’è anche il Pakistan che sempre più, purtroppo, viene definito dagli studiosi come uno Stato che non controlla totalmente o anche parzialmente il proprio territorio. In poche parole, si avvia ad essere un Paese senza un dominio di imperio da parte dello Stato. È molto preoccupante perché il confine molto poroso tra l’Afghanistan e il Pakistan è uno dei centri del terrorismo.

D. - Spesso, però, le cellule operative sono composte da persone che risiedono già in Occidente da molto tempo …
R. – Ci sono pareri contrastanti, chiaramente. C’è chi punta il dito alla fallita integrazione. C’è chi invece sostiene che sia un problema legato al senso di cittadinanza, all’importanza legata ai valori dello Stato da parte del cittadino e anche dell’immigrato, di conseguenza. Quindi, molto probabilmente c’è un problema alla base in Europa.







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