Urne aperte in Bosnia per il rinnovo delle cariche a livello centrale e regionale
In Bosnia-Erzegovina si sono aperte stamane alle 7 le urne per le elezioni generali,
con le quali saranno rinnovate tutte le istanze del potere a livello centrale e regionale.
Si tratta della sesta consultazione elettorale dalla fine della guerra nel 1995, quando
la Bosnia - con gli accordi di Dayton - fu strutturata in due entità , la Republika
Srpska (Rs, a maggioranza serba, con il 49% del territorio) e la Federazione Bh (a
maggioranza croato-musulmana, con il 51% del territorio). Un assetto su base etnica
che, se fu in grado allora di porre fine al conflitto armato, ha segnato pesantemente
il cammino europeo della Bosnia, bloccata dagli interessi contrapposti delle tre differenti
etnie. I 3,1 milioni di elettori, su una popolazione complessiva di 3,9 milioni di
abitanti, sono chiamati a scegliere i tre componenti della presidenza tripartita (un
musulmano, un serbo e un croato), i deputati al parlamento centrale e a quelli delle
due entita', il presidente e due vicepresidenti della Republika Srpska, i consigli
dei dieci cantoni della Federazione Bh. L'Europa e il resto della comunita' internazionale
guardano con interesse al voto in Bosnia, nella speranza che il responso delle urne
premi le forze favorevoli alle riforme necessarie a far avanzare il paese balcanico
verso l'integrazione nell'Unione europea e nella Nato. Da troppo tempo, infatti, la
Bosnia e' ostaggio degli opposti nazionalismi che hanno causato una impasse politico
e forti ritardi nel processo di integrazione europea. Apertesi alle 7, le urne si
chiuderanno alle 19, con i primi risultati significativi che saranno disponibili entro
la mezzanotte.