Timor Est: i Carmelitani da 11 anni in prima linea negli aiuti alla popolazione
locale
Un contributo di pace, salute e istruzione alla società. Tutto è rappresentato dalla
missione dei Carmelitani presso la comunità cristiana di Timor Est. I frati e le suore
Carmelitane sono presenti nella piccola isola dell’arcipelago indonesiano dal 1999
e operano soprattutto con i giovani, che d’altronde costituiscono la larga maggioranza
della società timorese. La situazione sociale ed economica di Timor Est, notano i
Carmelitani in un messaggio inviato all’agenzia Fides, è molto difficile: si tratta
di uno dei Paesi più poveri dell’Asia, una nazione dove l’80% della popolazione è
disoccupata, solo il 15% della gente ha accesso all’acqua potabile, il 46% della popolazione
non ha mai frequentato una scuola. Inoltre la speranza di vita è di soli 57 anni e
un bambino su due muore prima dell’età di 5 anni. I religiosi intendono portare l’annuncio
del Vangelo e testimoniare la loro attenzione e vicinanza alla comunità timorese,
per aiutarne la promozione e lo sviluppo umano. I Carmelitani operano attualmente
in due città, Dili e Zumalai. A Dili, capitale di Timor Est, vi sono due comunità
che accolgono 36 giovani in formazione, fra studenti e novizi, fatto che testimonia
la fioritura vocazionale e la presa del carisma del Carmelo fra i giovani timoresi.
Nella parte opposta dell’isola, a Zumalai, i frati e le suore hanno la responsabilità
di una parrocchia che include 26 villaggi, per un totale di circa 14mila persone.
In ogni villaggio i religiosi celebrano i sacramenti e si prendono cura della comunità.
A Zumalai gestiscono inoltre una piccola scuola elementare, una clinica e dei laboratori
di formazione professionale dedicati ai giovani. (M.G.)