Sterminata una famiglia cristiana in Pakistan: uccisi un avvocato, sua moglie e
i cinque figli
È l’ennesimo colpo al cuore per la comunità cristiana del Pakistan: martedì scorso
– riferisce il quotidiano Avvenire - un avvocato cristiano evangelico, Edwin Paul,
la moglie e i loro cinque figli sono stati uccisi nella loro casa di Haripur, nella
parte nord-occidentale del Paese.Non è la prima vittima, e forse non sarà
neppure l’ultima. In un Pakistan piegato dall’emergenza umanitaria del post alluvione,
infatti, i cristiani continuano a morire per mano degli estremisti islamici. Una strage
silenziosa che si consuma nell’incapacità del governo di garantire quei diritti delle
minoranze che pur sono sanciti dalla Costituzione. La violenza è avallata da una cultura
dell’impunità e dalla cosiddetta “legge antiblasfemia” che consente di accusare, imprigionare
e magari condannare i cristiani per motivi pretestuosi. Per Edwin Paul e per la sua
famiglia (la moglie e i cinque figli minorenni sono stati trovati morti in casa, insieme
con lui, la mattina del 28 settembre scorso), non c’è stato nulla da fare: la sua
“colpa” era quella di aver dato assistenza legale a un fratello cristiano, un tassista
che rischiava di perdere tutto perché si era affidato a un usuraio locale, Noor Khan,
che era arrivato a chiedergli interessi del 500 per cento. L’avvocato Paul non si
era fatto intimidire e aveva denunciato il fatto, ma già la polizia l’aveva avvertito:
non avrebbero trovato nessuno disposto a testimoniare contro Noor Khan. Lunedì scorso
erano seguite le minacce e l’invito a lasciare la città entro 24 ore. Parole esplicite
pronunciate da un gruppo armato e riferite da alcuni testimoni: “Non sappiamo come
togliere di mezzo i cristiani e non permetteremo a uno solo di voi di vivere qui.
Vi impiccheremo tutti per strada in modo che nessun cristiano oserà più entrare nella
terra degli hazara”. Il giorno dopo, quei colpi di arma da fuoco, al mattino presto,
e la macabra scoperta dei sette cadaveri, nella loro casa del quartiere Sher Khan.
(A cura di Roberta Barbi)