L'Onu per la Giornata internazionale della non violenza
“Noi alle Nazioni Unite cerchiamo di sfruttare il potere della non violenza per superare
il pregiudizio, porre fine ai conflitti, e coltivare il rispetto reciproco e la comprensione
tra i popoli e i Paesi”. Cosi il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon,
scrive nel suo messaggio per la Giornata internazionaledella non violenza,
che ricorre oggi, sabato 2 ottobre, data di nascita di una delle voci guida di questa
dottrina, Mahatma Gandhi. “La non violenza”, disse Gandhi, “è la più grande forza
a disposizione dell’umanità”. Nel testo, il segretario dell’Onu sottolinea che “il
credo della non violenza echeggia per mezzo della Carta delle Nazioni Unite: Praticare
la tolleranza e vivere insieme in pace come buoni vicini, assicurare… che non venga
impiegata la forza armata, salvo che nell’interesse comune”. “Lavoriamo ogni giorno
per animare questi nobili principi – spiega Ban Ki-moon– facciamo
questo promuovendo i diritti umani, cercando di risolvere i conflitti attraverso mezzi
pacifici, promuovendo campagne per eliminare la violenza contro le donne, lavorando
per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, e costruendo ponti tra le
culture e contrastando ovunque l’odio e l’estremismo”. Il primo responsabile delle
Nazioni Unite esorta quindi a non lasciare questo lavoro solo ai governi o alle organizzazioni
internazionali: “La pace può essere ottenuta attorno al tavolo dei negoziati, ma viene
perseguita attorno ai tavoli delle comunità. La pace inizia con le persone, essa fluisce
dai cuori di uomini e donne che vi sono dediti. Le comunità, le famiglie, e gli individui
hanno tutti un ruolo cruciale da giocare per sconfiggere la violenza e creare una
cultura della pace”. “In questa giornata internazionale della non violenza – conclude
Ban Ki-moon - lavoriamo insieme per usare la grande forza della non
violenza per costruire delle società pacifiche e giuste per noi stessi e per i nostri
figli”. (M.G.)