2010-09-29 15:21:48

Primo sciopero generale in Spagna nell’era Zapatero


La Spagna è alle prese oggi con il primo sciopero generale dell'era Zapatero, convocato dai due principali sindacati Ugt e Ccoo contro la riforma del mercato del lavoro. In numerose città come Cadice e Bilbao, i cortei inizieranno a mezzogiorno, ma a Madrid la manifestazione, che attraverserà il centro, è prevista per le 18.30. Lo sciopero generale di oggi è il quinto della storia della Spagna democratica. Il Paese è al centro della crisi fiscale europea: domani è attesa una finanziaria rigorosa. Zapatero, alle prese con una disoccupazione del 20%, ha tagliato gli stipendi dei funzionari pubblici e ha congelato le pensioni per riportare sotto controllo il deficit. Ma al centro dello sciopero c'è la riforma del mercato del lavoro, che diminuisce le indennità di licenziamento.

Intanto, migliaia di lavoratori, di disoccupati, di pensionati sono in arrivo da stamattina a Bruxelles per partecipare alla manifestazione promossa dai sindacati europei e che ha come slogan “No all'austerità, priorità per il lavoro e la crescita”. I manifestanti sono diretti verso la stazione di Midi, dove alle 13 è prevista la partenza del corteo che marcerà verso il quartiere delle istituzioni comunitarie, arrivando nel primo pomeriggio sulla grande spianata del Parco del Cinquantenario. Cinque treni speciali e decine di bus, provenienti da tutta Europa, sono stati organizzati dalla Confederazione dei sindacati europei (Ces), che prevede almeno 100 mila partecipanti a questa giornata di azione (“The action day”), contro – sostengono – una ripresa senza lavoro costruita sulle difficoltà più deboli e a scapito della creazione di posti di lavoro. I sindacati europei intendono “dare voce” alle inquietudini sulla situazione economica e sociale europea, dove il tasso di disoccupazione si attesta ormai al 10%, con punte del 20% in Paesi come la Spagna. In testa al corteo ci saranno le delegazioni di 50 organizzazioni sindacali di 30 Paesi europei. La giornata di protesta di Bruxelles si aggiunge a quella organizzata in molti altri Paesi europei.







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