Festa di San Gabriele alla Radio Vaticana. Mons. Viganò: comunicare speranza è un
compito arduo
Nell’odierna festa dell'Arcangelo Gabriele, patrono della Radio Vaticana e di tutti
gli addetti alle telecomunicazioni, mons. Carlo Maria Viganò, segretario generale
del Governatorato, ha presieduto la Messa nella Cappella di Palazzo Pio, sede della
nostra emittente. A seguire la tradizionale consegna delle onorificenze pontificie
ad alcuni dipendenti. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Competenza
e saggezza”, sono i caratteri distintivi della grande famiglia della Radio Vaticana,
impegnata a diffondere i messaggi del Santo Padre e le notizie della Chiesa e del
mondo. Cosi mons. Viganò nell’omelia della Messa, ripercorrendo la storia della nostra
emittente, nata sotto il Pontificato di Pio XI grazie al genio di Guglielmo Marconi,
che ne inaugurava le trasmissioni il 12 febbraio 1931. Da ieri all’oggi, passando
per gli anni bui della II Guerra mondiale, con l’avvio nel 1940 dell’Ufficio informazioni
per rintracciare prigionieri e dispersi, durante il sanguinoso conflitto, e metterli
in contatto con le loro famiglie attraverso radiomessaggi. Una missione “angelica”
quella affidata alla Radio Vaticana che prosegue ai nostri tempi. Mons.
Carlo Maria Viganò:
"Nella nostra epoca, così caratterizzata
da certi mass-media, che sembrano alla caccia di brutte notizie, e misconoscono i
veri valori umani e cristiani, il vostro compito è di comunicare speranza. E’ un compito
arduo, che richiede fortezza d’animo e un particolare aiuto dall’Alto".
Un
compito che si motiva nel diffondere in tutto il mondo la parola del Vicario di Cristo:
“Grazie
al vostro prezioso ed intenso lavoro, la voce del Santo Padre può raggiungere vicini
e lontani, far conoscere le sue molteplici attività: incontri con capi di Stato, diplomatici,
rappresentanti di varie religioni, con persone di ogni razza e di ogni condizione,
per commemorare eventi di portata storica, come quello alla Sinagoga di Roma, fino
all'ultimo difficile, splendido viaggio di pochi giorni fa in Gran Bretagna”.
La Radio Vaticana è affiancata nel suo importante ruolo dal Centro
Televisivo Vaticano. Ancora mons. Viganò:
“E’ poi molto significativo
e commovente per chi non può essere vicino al Santo Padre, pur desiderandolo, poter
sentire la sua viva voce e vederlo, tramite il servizio del Centro Televisivo Vaticano,
durante le celebrazioni solenni nei luoghi in cui si reca, come avverrà per il prossimo
viaggio all'estero, a Compostela e Barcellona, la cui preparazione certemente vi sta
già impegnando”.
Dopo la Messa, festa alla Radio Vaticana con la consegna
delle onorificienze che quest’anno sono andate a suor Denise Kekis, dell’Ufficio Relazioni
internazionali presso la Direzione generale, a padre Anton Lucaci, responsabile del
Programma romeno, a Carmen Silvia De Andrade Ferreira del Programma brasiliano.