I vescovi sono angustiati per l’Italia, per le discordie personali che hanno assunto
una dimensione pubblica. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella
prolusione per il Consiglio Permanente, afferma che la nazione è “generosa e impegnata”,
ma “non riesce ad amarsi compiutamente, facendo fruttare al meglio sforzi e ingegno”.
Un richiamo poi all’unità della nazione in vista del federalismo e alla solidarietà
delle fasce più ricche verso quelle più povere. Alessandro Guarasci