Al via oggi l'incontro preparatorio del Forum per lo sviluppo in Africa, un'iniziativa
del Pontificio Consiglio della Cultura
Da oggi fino al 1 ottobre la città di Abidjan, capitale della Costa d’Avorio, ospiterà
un seminario sul tema “Sviluppo e cultura in Africa”, organizzato dal Pontificio Consiglio
della Cultura, in collaborazione con la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli
e la CERAO (Conferenza episcopale regionale dell’Africa occidentale). L’iniziativa
si svolge in un anno in cui l’Africa celebra il cinquantenario dell’indipendenza dal
potere coloniale della maggior parte delle Nazioni che la compongono e ricorda il
centenario della nascita del grande intellettuale senegalese Alioune Diop (1910-1980);
ci si vuole dunque interrogare sulla misura in cui il Continente ha tratto profitto
dall’indipendenza, sulla forma di sviluppo che ha segnato la vita delle popolazioni
e sull’impatto della globalizzazione sulle culture locali. Con tale finalità il Pontificio
Consiglio e la Congregazione citati intendono dare vita a un Forum insieme ai rappresentanti
di organizzazioni ecclesiastiche, internazionali e non-governative, allo scopo di
trovare le vie e i mezzi attraverso i quali promuovere uno sviluppo centrato sulla
persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio. Il Forum, che avrà luogo nel
marzo 2011, si prefigge di articolare la riflessione su “Culture, identità dei popoli
e sviluppo in Africa e nella diaspora nera” e mira a diventare un luogo di riflessione
permanente da cui provengano proposte concrete tali da consentire un impegno effettivo
nel campo della cultura e dell’educazione, come trampolino per lo sviluppo dell’Africa.
La riflessione comune di pastori e teologi dell’Africa e della diaspora è fondamentale
ai fini dell’individuazione di una linea di sviluppo imperniata sul messaggio evangelico.
Nel colloquio preparatorio di Abidjan la riflessione con i responsabili del posto
potrà condurre alla costituzione del soggetto ecclesiale che sarà il partner cattolico
del Forum, con l’auspicio che il Forum stesso possa diventare operativo già nel prossimo
anno. Prenderanno parte ai lavori cardinali, vescovi, teologi, alcuni uomini e donne
di cultura. A rappresentare il Pontificio Consiglio della Cultura saranno il Segretario,
mons. Barthélemy Adoukonou e il P. Theodore Mascarenhas, responsabile delle culture
dei Paesi emergenti,mentre per la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli
interverrà l’arcivescovo Robert Sarah, Segretario del Dicastero. Parteciperanno anche
all’incontro l’arcivescovo Ambroise Madtha, Nunzio Apostolico in Costa d’Avorio, il
card. Théodore-Adrien Sarr, presidente della RECOWA/CERAO e vicepresidente del SECAM/SCEAM
(Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar), nonché gli ambasciatori
della Costa d’Avorio e del Benin presso la Santa Sede.
COMUNICATO STAMPA del
21 settembre 2010
Quest’anno l’Africa celebra i cinquant’anni d’indipendenza
dal potere coloniale della maggior parte delle nazioni che la compongono. Contemporaneamente
si ricorda il centenario della nascita del grande uomo di cultura che fu Alioune Diop.
In che misura questo continente, ricco di una diversità di tinte e di colori, ha tratto
profitto dall’indipendenza? Quale traccia di sviluppo ha segnato la vita delle popolazioni
e qual è stato l’impatto della globalizzazione sulle culture di questo continente?
Sembra giunto il tempo delle analisi e di eventuali correzioni in vista di una più
grande promozione dello «sviluppo» in Africa. Il Pontificio Consiglio della Cultura,
in collaborazione con la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha intenzione
di dare vita a un Forum insieme con i rappresentanti delle varie organizzazioni ecclesiastiche,
internazionali e non-governative, per trovare le vie e i mezzi strategici attraverso
i quali lo «sviluppo» possa essere promosso, facendo della persona umana, creata a
immagine e somiglianza di Dio, il punto centrale di ogni considerazione e di ogni
iniziativa.. Il Forum, che avrà luogo nel marzo 2011, si prefigge di articolare la
riflessione sul tema: Culture, identità dei popoli e sviluppo in Africa e nella diaspora
nera. Inoltre, ambisce a diventare un luogo di riflessione permanente da cui provengono
proposte concrete, consentendo un impegno effettivo nel campo della cultura e dell’educazione,
come trampolino per lo sviluppo dell’Africa.
Il Pontificio Consiglio della
Cultura e la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli continuano a sostenere
che la riflessione comune dei pastori e dei teologi dell’Africa e della diaspora è
di una importanza decisiva. La Chiesa è convinta che qualsiasi sviluppo inizi e sia
imperniato sul messaggio evangelico. Il Colloquio di settembre a Abidjan cercherà
di produrre uno sforzo serio di riflessione con i responsabili del posto. Così, verrà
a costituirsi il soggetto ecclesiale che sarà il partner cattolico del Forum, che
speriamo di veder nascere l’anno prossimo.
L'incontro di preparazione, al
quale parteciperanno due cardinali, una decina di vescovi e circa una ventina di teologi,
più qualche uomo e donna di cultura, avrà luogo dal 27 settembre al 1 ottobre 2010
presso il Centro pastorale e missionario RECOWA/CERAO (Conferenza Episcopale regionale
dell'Africa occidentale) a Abidjan. Mentre Monsignor Barthélemy Adoukonou, Segretario
del Pontificio Consiglio della Cultura e Padre Theodore Mascarenhas, responsabile
delle culture dei paesi emergenti, rappresenteranno il Pontificio Consiglio della
Cultura, S. E. Monsignor Robert Sarah, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione
dei Popoli, rappresenterà quest’ultimo Dicastero; parteciperanno all’incontro anche
S. E. Monsignor Ambroise Madtha, Nunzio Apostolico in Costa d’Avorio, il S. Em. Cardinale
Theodore-Adrien Saar, Presidente della RECOWA-CERAO e vice-presidente del SECAM/SCEAM
(Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e Madagascar), numerosi vescovi
e teologi nonché gli Ambasciatori della Costa d’Avorio e del Benin.
Si è già
creato un clima favorevole per un dibattito serio su «lo sviluppo e la cultura» lanciato
dal secondo sinodo dei vescovi, e specialmente dalle parole cariche di entusiasmo
del nostro Santo Padre, che ha parlato di «una nuova Pentecoste per l’Africa». Ci
potrebbe essere un vento più favorevole di questo?