2010-09-24 12:21:48

Gioioso incontro del Papa con 400 alunni di Castel Gandolfo


Affetto, gioia e familiarità: questa l'atmosfera del festoso incontro, ieri pomeriggio a Castel Gandolfo, tra il Papa e circa 400 alunni della Scuola Pontificia Paolo VI e della Scuola d’infanzia delle Maestre Pie Filippini della cittadina laziale. Benedetto XVI, parlando a braccio, con semplicità, ha ricordato ai ragazzi l'importanza della scuola che ci permette di conoscere e comunicare con gli altri e soprattutto di leggere la Parola di Dio. All’Udienza, svoltasi nel cortile interno del Palazzo Apostolico, c'erano - insieme ai ragazzi - anche i genitori e gli insegnanti che hanno assicurato al Pontefice la loro vicinanza nella preghiera quotidiana per il suo ministero. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

(Applausi)

Tanti applausi e un clima festoso, ieri pomeriggio, a Castel Gandolfo tra i 400 allievi, insegnanti e genitori che si sono detti “privilegiati ed emozionati” dalla presenza del Papa. “Spiritualmente siamo sempre insieme, ma adesso vi vedo e sono molto felice”, ha esordito Benedetto XVI, ricordando un momento della sua infanzia:

“Ho pensato che sono passati 77 anni da quando ho iniziato ad andare a scuola. Ero in un piccolo Paese di 300 anime, si potrebbe dire che era dietro la luna. Tuttavia, però, abbiamo imparato l’essenziale; abbiamo imparato soprattutto a leggere e scrivere. Penso che poter scrivere e leggere sia una cosa grande, perché così possiamo conoscere il pensiero degli altri, possiamo leggere i giornali e i libri, possiamo conoscere quanto è stato scritto duemila anni fa ed ancora prima, possiamo conoscere i continenti spirituali del mondo e comunicare insieme”.

“Ma soprattutto - ha continuato il Papa - c’è una cosa straordinaria: Dio ha scritto un libro, ha parlato a noi uomini e ha trovato delle persone che hanno scritto il Libro con la Parola di Dio:

“Possiamo anche leggere cosa dice Dio a noi. Questo è molto importante: imparare a scuola tutte le cose necessarie per la vita e imparare anche a conoscere Dio, a conoscere Gesù e, così, conoscere come si vive bene”.

“Nella scuola - ha concluso il Papa, parlando ai ragazzi - voi trovate tanti amici, in modo da formare una grande famiglia, ma tra loro - ha ricordato - ce n’è uno speciale:

“Il primo che troviamo e che conosciamo dovrebbe essere Gesù, che è amico di tutti e che ci indica realmente la strada della vita!”.

(Applausi)







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