Nigeria: il colera continua a diffondersi nella zona settentrionale del Paese
Diagnosi precarie e scarsa sorveglianza del colera in Nigeria stanno ostacolando gli
sforzi del governo per frenare la diffusione della malattia nel Paese che è particolarmente
grave a nord dove, nel mese di settembre sono morte 781 persone e sono stati registrati
13 mila casi. Secondo fonti del ministero della sanità locale, lo Stato di Katsina,
nella Nigeria settentrionale, ha registrato il numero più alto di casi: 3.310 contagi
e 175 decessi. Il Paese - riporta l'agenzia Fides - utilizza un sistema di controllo
definito Integrated Disease Surveillance and Response, che risale ad un decennio fa,
per la lotta contro le malattie trasmissibili come febbre gialla, meningite e colera,
tramite uno staff sanitario addestrato per l'individuazione di queste patologie. Purtroppo
però, la formazione è stata molto lenta e la maggior parte dei centri sanitari non
dispongono ancora della strumentazione necessaria per fornire una diagnosi accurata
del colera. Nonostante l'alto tasso di incidenza di questa infezione, molti operatori
sanitari non la riconoscono subito quando ricevono pazienti affetti da diarrea e disidratazione.
Sebbene la Nigeria sia un Paese dove la malattia si propaga regolarmente, solo poche
cliniche private e sei ospedali a nord, Zaria, Jos, Kano, Maiduguri, Sokoto, e Ilorin,
hanno a disposizione i microscopi in grado di diagnosticarla. Il sistema sanitario
va rinforzato con una manodopera più qualificata, una strumentazione idonea, farmaci
e materiali di consumo. Vanno migliorati anche i sistemi di sorveglianza, la comunicazione
e il trasporto oltre alla messa in opera di meccanismi per un intervento rapido e
messaggi per prevenire la diffusione del colera attraverso l'educazione sanitaria.
(R.P.)